Credito P.A.: banche e imprese cercano l’intesa

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Accordo vicino tra banche e imprese per favorire l’accesso al credito delle pmi e per sbloccare i crediti che le aziende detengono nei confronti della pubblica amministrazione. Con la regia del ministro Corrado Passera, il sistema bancario e quello imprenditoriale hanno infatti trovato un’intesa di massima, che sara’ formalizzata nei prossimi giorni, per immettere liquidita’ nel mercato e innescare la crescita, risolvendo quella che Emma Marcegaglia ha definito ”la vera emergenza”.
Sul piatto ci sarebbero i 20-30 miliardi annunciati da Passera per sanare i debiti della p.a. ed ulteriori 5 miliardi che le banche metterebbero in un plafond a disposizione per ridare fiato alle piccole e medie imprese, alle prese, anche secondo l’Ocse, con ”un marcato rallentamento dei prestiti” e con un ”irrigidimento” delle condizioni del credito. ”Sono stati fatti passi avanti importanti, contiamo nei prossimi giorni di raggiungere un accordo tra le parti private”, ha annunciato il presidente dell’Abi Giuseppe Mussari, insistendo sulla piena disponibilita’ delle banche ”su cifre importanti che serviranno a rimettere in moto la liquidita’ essenziale per le imprese”. Per raggiungere un accordo definitivo serviranno pero’ prima specifiche misurenormative. La prima, contenuta nel dl sulla semplificazione fiscale all’esame del Parlamento,consente la cosiddetta cessione ‘pro solvendo’, ovvero la possibilita’ per le imprese di girare icrediti con la p.a. alle banche. Altre sono invece ”in fase di realizzazione con due decreti, uno del ministero dell’Economia e l’altro del ministero dello Sviluppo”. La soluzione del pro solvendo, inizialmente osteggiata dalle piccole e medie imprese di Rete Imprese Italia, e’ stata alla fine accettata anche dai piu’ perplessi grazie all’aggiunta della certificazione dei crediti della pubblica amministrazione da parte dello Stato, che se ne fara’ garante.