Nella Penisola c’è una «macchinetta» ogni 11 abitanti, che erogano, a 22 milioni di consumatori, prodotti di largo consumo (caffè, bibite, snack, yogurt biologico, frutta fresca, prodotti dietetici, latte, acqua), film e musica mp3, sigarette, gratta e vinci, scommesse, oggettistica, anticoncezionali, spazzolini da denti, prodotti per l’igiene, giochi per bimbi, chewing gum, prodotti per automobili e perfino lingotti d’oro.
Distributori automatici che si trovano nelle comunità di lavoro e – sempre più spesso – in luoghi aperti al pubblico anche 24 ore su 24: ospedali, stazioni ferroviarie, aeroporti, palestre, musei, tabaccherie, stazioni di servizio, scuole, uffici postali.
Eppure il legislatore fiscale ignora il fenomeno e non prevede alcuna forma di scontrino fiscale ne’ di tracciatura delle transazioni relative alle vendite al consumo mediante distributori automatici. Con la conseguenza che il fisco ha le armi spuntate per riscontrare le vendite e le somministrazioni effettive. Un privilegio riservato a poche categorie di contribuenti, che oggi, lo Stato italiano non può permettersi se si vuole combattere seriamente l’evasione fiscale.
Negli ultimi 10 anni il mercato del Vending è cresciuto in modo abnorme e costituisce oggi la più vasta e capillare rete di rivendita di bibite e prodotti alimentari al minuto. Tra i prodotti maggiormente acquistati dai distributori ci sono le bottigliette di acqua minerale, con circa 700 milioni di pezzi venduti ogni anno e con un ricarico che arriva talvolta fino al 600 per 100. Una bottiglietta da 500 cl. di acqua minerale che al supermercato costa 20 centesimi viene venduta nei distributori automatici anche ad 1,50 euro.
E’ questa la sintesi della nuova denuncia presentata dall’Associazione Contribuenti Italiani, presentata oggi in anteprima a Capri, che sarà prossimamente pubblicata su “Contribuenti.it Magazine”.
“La normativa esistente favorisce la grande evasione fiscale – dichiara Vittorio Carlomagno Presidente di Contribuenti.it Associazione Contribuenti Italiani – Ai piccoli imprenditori vengono imposti adempimenti e controlli asfissianti mentre ai grandi imprenditori vengono fatte norme premianti”.
Per arginare tale evasione, Contribuenti.it – Associazione Contribuenti Italiani chiede al Governo di introdurre l’obbligo di emissione dello scontrino fiscale ai distributori automatici, di memorizzare e inviare online al fisco il resoconto di tutte le operazioni effettuate.