CONTRIBUENTI.IT: +23,6% EVASIONE DA PROSTITUZIONE

0
426

Prostitute, escort e hostess immagine: niente fattura in 9 casi su 10. Nel 2012 hanno evaso 2,4 MLD di euro, + 23,6% rispetto al 2011.
“In Italia il 92% delle prostitute non rilascia la ricevuta fiscale nonostante la Cassazione abbia ritenuto tassabili i proventi” – denuncia Vittorio Carlomagno presidente dell’ Associazione Contribuenti Italiani – “Il fenomeno è in costante crescita e né il redditometro, né lo spesometro riusciranno ad arginare questo malcostume”.
La classifica vede al primo posto le prostitute di Venezia con 97%, seguita da Genova con il 96%, Milano con il 95%, Aosta con il 94%, Roma con il 93%, Verona con il 91%, Napoli con il 90%; Palermo con il 88%, Torino con il 87% e Bari con il 85%.
Complessivamente la classifica della illegalità fiscale – relativa sia a coloro che non hanno emesso fattura, sia a coloro che, emettendola, hanno maggiorato del 21% il compenso pattuito – stilata da Lo Sportello del Contribuente, vede al primo posto le prostitute, con il 92,3% degli evasori, seguite dalle escort (90,9%) e dalle hostess immagine (87,4%).
“L’evasione fiscale è diventato lo sport più praticato dagli italiani. Nelle discussioni di tutti i giorni, supera finanche il calcio – continua Carlomagno – Abbiamo sempre sostenuto che i proventi della prostituzione devono essere tassati, così come stabilito dalla Cassazione con la sentenza n. 20528/10”. Secondo l’indagine effettuata da KRLS Network of Business Ethics per conto di “Contribuenti.it Magazine” dell’Associazione Contribuenti Italiani, 9 su 10 chiedono più rigore nella lotta all’evasione fiscale: l’89% del campione giudica ancora insufficiente l’impegno del Governo nella lotta all’evasione fiscale, definendolo “poco” (47%) o “per niente efficace” (43%), a fronte del 10% di opinione contraria; un’azione inefficace è segnalata più diffusamente tra le donne (88% rispetto all’ 82% tra gli uomini), tra gli anziani (84%), e nel campione del Nord (91% rispetto al 78% nel Centro e al 86% nel Sud).
L’Associazione Contribuenti Italiani chiede al Premier Monti di istituire con urgenza “Lo Sportello del Contribuente” presso tutti gli organi diretti ed indiretti dell’amministrazione finanziaria per combattere l’evasione fiscale.
Serve una riforma seria del sistema fiscale italiano, incentrata sul rispetto dei diritti del contribuente, l’introduzione di modelli di fiscalità dissociata e differenziata ed una contabilizzazione per cassa del recupero dell’evasione fiscale fatta al momento della sua effettiva riscossione e non prima.