Il governo pronto a varare il Piano per la crescita

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Rinnovabili, e green economy in generale, per il loro forte impatto sulla creazione di lavoro. Tobin tax su cui lavorare. Un’Italia gia’ pronta a crescere nel mercato globale, vocazione da sviluppare ulteriormente. Innovazione da incentivare ancora. Semplificazione. Fanno partedell’Agenda per la crescita dell’Italia. A illustrarne alcuni punti e’ stato il ministro per lo Sviluppo economico Corrado Passera, al Festival dell’economia di Trento, mentre proprio tra mercoledi’ e venerdi’ della prossima settimana sembra atteso un Consiglio dei ministri per partire nel concreto.L’Agenda ”vede gia’ – ha spiegato Passera – anche il lavoro fatto in questi mesi, partito con il ‘Salva Italia’, e tocchera’ tanti settori. Non si puo’ quindi sintetizzare in una ricetta, inpochi punti, ed e’ aperta ai suggerimenti di tutti, e’ in Internet”. La Tobin tax, ”che tanta gente chiede, credo ci sia un modo di farla senza creare problemi al sistema europeo e noi ci lavoriamo”ha spiegato Passera. A proposito di fonti di crescita economica poi, sulle rinnovabili, ci sono ”ancora finanziamenti, circa 60 mld di euro – ha detto – in particolare per le filiere piu’ legate alle tecnologie italiane”. Altri punti: Made in Italy da spingere verso i nuovi mercati, insieme al turismo. Servizi legati alla salute e alla persona, per il mercato interno. ”L’export, gia’ a due cifre anche adesso – ha detto – e’ comunque da spingere ancora, con finanziamenti, nuova Ice. Vogliamo raddoppiare almeno il numero delle imprese che vendono all’estero. Ma anche all’interno dell’Italia vogliamo aumentare la concorrenza: ecco perche’ abbiamo aperto il mercato del gas, ad esempio, quello del trasporto pubblico locale, dei servizi professionali, del commercio”. ”Abbiamo anche gia’ stanziato 20 miliardi di euro, nel ‘Salva Italia’, per il fondo di garanzia che consenta alle piccole e medie imprese di accedere al credito bancario. La montagna dello scaduto sia privato che pubblico – ha poi ricordato – crea 100 miliardi di euro di indebitamento forzoso a imprese, soprattutto piccole e medie. Per mettere in liquidita’ parte dei debiti della pubblica amministrazione, ci sara’ l’adozione in anticipo delle direttive dei pagamenti. E forzeremo le grandi a pagare le piccole”. Ci sono gia’ cento cantieri rimessi in moto di piccole e grandi infrastrutture. Nell’agenda della crescita, poi, figurano anche ”il riordino degli incentivi per la competitivita’ e l’innovazione, comprese le start-up, per giovani e non solo. E’ prevista – ha continuato – la semplificazione delle regole e delle regolette della burocrazia e questo ci aiutera’ a rendere piu’ snello ed efficientel’apparato pubblico, cosi’ come punteremo sull’istruzione, che non abbiamo tagliato per sottolinearne l’importanza. Punteremo ancora sulla giustizia, sulla lotta alla corruzione e alla criminalita’, tra i principali ostacoli.