L’accordo, realizzato nei servizi di dispacciamento in Campania, ha causato un maggior aggravio dei costi sostenuti da Terna, nel periodo di riferimento, di 900mila euro. Multe per oltre 300mila euro complessivi, commisurate alla breve durata dell’intesa e del diverso comportamento delle società
L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, nella riunione del 30 maggio 2012, ha deliberato che le società Repower Italia, Egl Italia e Tirreno Power hanno messo in atto un’intesa restrittiva della concorrenza nel mercato rilevante costituito dal servizio di accensione al minimo tecnico, richiesto da Terna nei giorni festivi agli impianti che ‘servono’ la Campania. Le sanzioni sono pari a 106.156 euro per Repower Italia, 116.097 euro per Tirreno Power, 80.389 euro per EGL Italia.
Secondo l’Antitrust le tre società, che rappresentano il 100% del mercato di riferimento, si sono ripartite gli avviamenti a programma sul mercato dei servizi di dispacciamento ex-ante nei giorni festivi, attraverso l’adesione ad un insieme di regole per la formulazione delle offerte: in particolare le imprese hanno assunto comportamenti volti ad assicurare la turnazione degli avviamenti dei loro impianti sulla base di cicli di tre giorni festivi. L’intesa è stata realizzata a fronte della necessità di Terna di avere una unità del gruppo di impianti campani in servizio per risolvere i problemi di tensione che affliggono l’area nei giorni festivi: un’esigenza che rendeva stabile la domanda di servizi di accensione al minimo tecnico.
L’intesa, durata dalla prima metà di aprile agli inizi di agosto 2010, ha prodotto effetti sulla spesa sostenuta da Terna per l’acquisto dei servizi di dispacciamento, stimabili in un maggior aggravio pari a oltre 900.000 euro, cioè il 5% della spesa sostenuta da Terna nel periodo interessato nel mercato rilevante e, di conseguenza, sul prezzo pagato da tutti i consumatori nazionali di energia.
Nel corso dell’istruttoria gli uffici Antitrust hanno rinvenuto prova di contatti diretti tra due delle parti del procedimento, EGL e Repower, in un periodo immediatamente precedente all’avvio del parallelismo di comportamento. Tirreno Power è stata invece coinvolta nell’intesa solo successivamente: per questo motivo la società ha beneficiato di una riduzione della sanzione del 15%.