Il Governo vuole approvare la riforma del mercato del lavoro entro il Consiglio Europeo del 28 e 29 giugno. Il ddl è all’esame della commissione Lavoro della Camera in seconda lettura. Per assecondare i desideri del Governo, la Camera dovrebbe quindi dare il via libera al provvedimento senza modifiche rispetto al testo del Senato. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha aperto a modifiche ma solo per il futuro. “Nella riforma – ha detto – non c’è dogmatismo. La monitoreremo per vedere se gli effetti si discostano, e in quale misura, dagli obiettivi che ci si è posti. Se così fosse, bisogna avere anche la disponibilità a cambiare qualcosa”. Il Pd riflette sul da farsi. Al Senato la maggioranza (Pd compreso) ha votato per quattro volte la fiducia sul provvedimento, che modifica anche l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori sui licenziamenti senza giusta causa. Il segretario Pierluigi Bersani afferma: “siamo pronti ad accelerare le norme sul mercato del lavoro, anche se non ci soddisfano e dovremo tornarci sopra assolutamente, ma a fronte di questo ci vuole una risposta non verbale sul tema degli esodati perché non si può lasciare la situazione in così grave incertezza”.