Chiusura di tutti gli impianti di rifornimento carburanti, self service compresi, sia su rete ordinaria che autostradale da venerdì 3 a domenica 5 agosto. Ad annunciarlo in un comunicato congiunto sono le organizzazioni di categoria dei gestori, Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc-Anisa Confcommercio che denunciano il comportamento dell’industria petrolifera e che chiedono al Governo di intervenire. Le associazioni hanno anche stabilito da mercoledì 18 luglio unacampagna di informazione e sensibilizzazione verso i cittadini e gli automobilisti; da lunedì 23 luglio la sospensione degli accordi collettivi per la parte riguardante il prezzo massimo di rivendita sui carburanti; da lunedì 30 luglio a domenica 5 agosto la sospensione dei pagamenti del rifornimento carburanti attraverso carte di credito, pago bancomat e carte bancarie. Tra le motivazioni delle agitazioni, spiegano le sigle dei gestori ”accordi collettivi scaduti e non rinnovati; margini tagliati unilateralmente fino al 70%; licenziamenti forzati degli addetti alla distribuzione; rifiuto di adottare diverse tipologie contrattuali; discriminazioni sui prezzi che spingono fuori mercato migliaia di impianti senza possibilità di reazione alcuna, vendite autostradali totalmente cannibalizzate”. ”Ai gestori – concludono Faib, Fegica e Figisc/Anisa – i comportamenti di Governo e industria petrolifera non lasciano altra possibilità che adottare iniziative estreme di protesta e di difesa verso una aggressione gravissima, insopportabile e ingiustificata”.