Sanità, arriva il “decretone” Balduzzi: stretta su fumo, alcolici e giochi

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Nuove norme anti-fumo, con multe fino a mille euro per chi vende sigarette ai minorenni (2mila in caso di recidiva e stop di 3 mesi della licenza), una “stretta” contro videopoker e slot machine, che dovranno stare a debita distanza: almeno 500 metri, da scuole, centri giovanili o istituti frequentati principalmente da giovani ma anche da ospedali e centri come le residenze sanitarie e assistenziali per anziani. Arriva anche una tassa ad hoc per i produttori di bevande analcoliche zuccherate ed alcoliche, e nuovi criteri per la selezione dei direttori generali delle aziende sanitarie. È dunque un provvedimento a 360 gradi, con dentro molti dei temi “caldi” della sanità italiana, quello messo a punto dal ministro della Salute, Renato Balduzzi, che con ogni probabilità arriverà il 31 agosto prossimo sul tavolo del Consiglio dei ministri. Nonostante le lamentele neanche tanto sotterranee di Pdl e Pd che non hanno gradito la scarsa condivisione e le novità degli ultimi giorni. Sono in tutto 27 gli articoli dell’ultima bozza del decreto che conferma alcune delle anticipazioni emerse nei giorni scorsi, come la riforma dell’intramoenia e quella dei medici di famiglia, che si dovranno unire in aggregazioni funzionali territoriali in modo da sgravare il pronto soccorso dei casi meno urgenti e offrire assistenza sul territorio h24. Confermata anche la tassa sulle bibite analcoliche con zuccheri aggiunti e con edulcoranti. Il testo infatti prevede per 3 anni un contributo straordinario a carico dei produttori di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato, ma stabilisce anche un contributo a carico di produttori di superalcolici, «in ragione di 50 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato».
Il ricavato sarà destinato al finanziamento dell’adeguamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea), con particolare priorità alla riformulazione degli elenchi delle malattie croniche e delle malattie rare. Tra le altre novità, spiccano quella relativa all’introduzione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse), punto d’arrivo del processo di dematerializzazione in sanità, e le nuove norme che riguardano le nomine dei direttori generali delle aziende sanitarie, che saranno nominati dalla Regioni “garantendo adeguate misure di pubblicità dei bandi, delle nomine e dei curricula, di trasparenza nella valutazione degli aspiranti”. Esce invece dal provvedimento, si trattava in realtà di un refuso, la norma che originariamente prevedeva un certificato medico “specialistico” per fare attività sportiva amatoriale e non agonistica. Il decreto “è ancora a livello di bozza e sarà discusso, per ora è una proposta”, si è limitato a commentare il ministro della salute, Renato Balduzzi, che mercoledì mattina incontrerà gli assessori regionali. I partiti, nel frattempo, restano in attesa, ma certo tanto il Pdl, “la tassa sulle bibite è demenziale”, ha chiosato il capogruppo in Senato, Maurizio Gasparri, quanto il Pd non nascondono un certo disappunto per non essere stati informati delle norme più innovative (leggi tassa sulle bibite).