Dalla Spagna rimbalza una notizia inquietante che coinvolgerebbe una delle compagnie aeree low cost più note. Nel mese di luglio scorso tre diversi aerei dell’irlandese Ryanair avrebbero dovuto effettuare atterraggi d’emergenza negli aeroporti spagnoli per “mancanza di carburante”.
Per tali ragioni, le autorità aeronautiche iberiche avrebbero avviato un’indagine anche se la compagnia ha smentito categoricamente che i suoi velivoli non operassero con i livelli necessari di kerosene.
L’associazione dei consumatori spagnola CEACCU, martedì scorso avrebbe quindi presentato una denuncia contro Ryanair chiedendo che la società venisse multata e che la licenza sospesa per tre anni ritenendo che la politica aziendale sostenuta da Ryanair di carburante a basso costo provocherebbe “un grave pericolo per la sicurezza dei passeggeri”.
La denuncia dell’associazione sarebbe stata fomentata da alcune notizie apparse sulla stampa, secondo cui le regole di bilancio della società irlandese stabilirebbero la quantità di carburante che deve caricare il velivolo e imporrebbero ai piloti di portare un minimo di rifornimento, giustificando per iscritto l’eventuale eccesso.
Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, pur non volendo entrare nel merito delle presunte notizie apparse sulla stampa in merito alle scelte delle compagnia, chiede comunque all’Enav di effettuare le verifiche del caso onde eliminare ogni dubbio possibile sulla correttezza delle procedure effettuate sui rifornimenti di carburante da parte di tutte le compagnie aeree low cost che volano sul territorio nazionale.
È, infatti, ancora forte il ricordo del volo Tunis Air Bari – Djerba, caduto al largo di Palermo proprio per problemi legati al carburante per il quale il 07 agosto scorso è appena passato il settimo anno dalla tragedia che registrò la morte di 16 persone ed il ferimento di 23.