Draghi: “Pronti ad acquistare bond”. La Merkel attacca i mercati

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La Bce e’ pronta, se necessario, ad acquistare titoli di Stato con scadenza breve, fino a tre anni. E lo farebbe all’interno del suo mandato. L’intervento e’ a porte chiuse, ma le parole di Mario Draghi, inevitabilmente, rimbalzano subito fuori dalle pareti dell’aula della commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. Sono parole all’insegna della cautela, ma preparano le decisioni del Consiglio della Bce di giovedi’ prossimo. Tanto che i mercati reagiscono subito con decisione: in chiusura i listini europei accelerano, con Piazza Affari che chiude in progresso dell’1,1% e lo spread tra Btp e Bund tedeschi che scende 439 punti (-13 sull’apertura). Proprio ai mercati fa riferimento anche il cancelliere tedesco Angela Merkel, in termini negativi. ”Se consideriamo come hanno funzionato i mercati finanziari internazionali negli ultimi 5 anni, si vede come questi non abbiano affatto servito le persone”, dice in un dibattito pubblico organizzato ad Abensberg, in Baviera, per la festa popolare di Gillamoos. ”Ma pochi si sono arricchiti e molti, nel mondo, hanno dovuto pagare”, e’ la sintesi impietosa .Il ragionamento del presidente della Bce e’ lo stesso gia’ illustrato nel corso della conferenza stampa che ha seguito l’ultimo Consiglio a Francoforte. “Io non sono un avvocato”, premette, prima di sostenere che “l’acquisto di bond a breve rispetta l’interpretazione dei Trattati e non costituisce una violazione dello statuto della Bce”. Draghi,secondo le stesse fonti, precisa poi che non e’ stato ancora deciso se e quando la Banca centrale europea comprera’ bond sul mercato secondario, ma che, “nell’eventualita’ in cui fosse necessario, lo potra’ fare, perche’ rientra nell’ambito del mandato” e gli Stati per i quali lo farebbe sarebbero sottoposti ad alcune condizioni. L’acquisto di bond a breve, soprattutto, “non equivarrebbe a stampare moneta”, assicura ancora Draghi, secondo quanto riferito dall’europarlamentare francese Jean-Paul Gazes. Questo, ovvero la decisione di stampare moneta, “sarebbe detestabile, e’ gia’ successo alcune volte e non voglio che succeda di nuovo”. Ancora, Draghi dice di ritenere che l’acquisto di titoli di stato a tre anni sul mercato secondario “non e’ creazione di moneta, dal momento che questi debiti saranno pagati rapidamente e i fondi rimessi in circuito”.