A Palazzo Chigi si è svolto il confronto tra il governo e i rappresentanti delle imprese per discutere “della produttività e della competitività per la crescita e l’occupazione”. Presenti il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, il numero uno di Alleanza delle cooperative, Luigi Marini, e i rappresentanti di Rete imprese Italia (Giorgio Guerrini), Ania (Aldo Minucci) e Abi (Giuseppe Mussari). Per il governo erano presenti il premier Mario Monti, i ministri dell’Economia, Vittorio Grilli, dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, del Lavoro, Elsa Fornero, oltre al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. Al termine dell’incontro, un comunicato diffuso da Palazzo Chigi spiega che “nella sua introduzione, il presidente del Consiglio ha chiarito lo spirito e le finalita’ della riunione: approfondire il documento elaborato dalle organizzazioni imprenditoriali il 1 agosto, in particolare alla luce dell’Agenda per la crescita del Governo, e discutere il contributo delle parti sociali al miglioramento della produttivita’ e competitivita’ del sistema produttivo italiano”. Monti “ha apprezzato a nome di tutto il governo le
considerazioni contenute nel documento illustrato dalle organizzazioni degli imprenditori e le proposte evidenziate per rilanciare la crescita, di cui il governo – si legge ancora – terra’ conto nel finalizzare il cronoprogramma che verra’ definito per dare attuazione all’Agenda per la crescita” .”Il presidente – si legge nella nota diffusa al termine da Palazzo Chigi – ha indicato che in filo conduttore dell’azione del governo e’ stato sin dall’inizio il miglioramento della produttivita’ totale dei fattori, e che, in seguito all’azione intrapresa finora sui fattori di contesto, e’ oggi giunto il momento di affrontare il tassello fondamentale della produttivita’ del lavoro, tema per il qualespetta alle parti sociali il ruolo di protagonisti”. “In effetti, oltre allo spread sugli interessi sui titoli
di Stato, che – si sottolinea – incide negativamente sul costo del credito e sugli investimenti delle imprese, assume grande rilievo lo spread di produttivita’, che altrettanto pesantemente incide sulla capacita’ competitiva aziendale”. “Per questo – e’ l’auspicio di Palazzo Chigi – e’ necessario che le parti sociali trovino un terreno di dialogo comune per intervenire sui fattori di produttivita’ di ogni
singola impresa, quali ad esempio gli interventi microeconomici, la formazione professionale, l’affermazione dell’apprendistato come principale strumento di contrasto della grave disoccupazione giovanile, e l’attivazione di contratti di solidarieta’ espansiva, che combinano cioe’ il lavoro di giovani e anziani”. Il Governo “si è impegnato a far si’ che la delega fiscale sia approvata entro fine anno”. Lo ha detto il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, nel corso della conferenza stampa dopo l’incontro tra Governo e imprese. “Il Governo ha espresso anche la volontà di non aumentare ulteriormente l’Iva entro fine anno. C’è anche l’intenzione di recepire entro novembre la direttiva Ue sui tempi di pagamento imprese”. Il presidente di Confindustria,Giorgio Squinzi, ha sottolineato che “abbiamo segnalato molti punti di preoccupazione. Ci auguriamo vengano recepiti”. L’autunno sara’ meno bollente? ”Me lo auguro”.”Non faccio altro che constatare la situazione reale. E l’abbiamo sottolineato al governo”.