“Ognuno dell’1.111 consiglieri regionali pesa sul bilancio pubblico come un manager di altissimo lignaggio: 743mila euro all’anno, calcolando solo le spese più ‘politiche’ e senza considerare le ricadute legate al personale amministrativo di supporto”. Così apre l’articolo del Sole24Ore di oggi sui costi della politica locale. Costi che vedono il Molise all’ultimo posto ovvero tra le regioni con l’andamento peggiore d’Italia. L’inchiesta del quotidiano economico, infatti, analizza vari aspetti di come le performance degli amministratori regionali peserebbero sulle nostre tasche. In generale, i dati parlano di un ammontare totale di spesa per il Molise pari 14.1 milioni di euro. Una cifra improponibile considerate le piccole dimensioni del territorio e, soprattutto, lo scarso numero di abitanti che lo occupa. E proporio in virtù del livello demografico del Molise che viene da chiedersi di quante persone si costituisce il carrozzone politico. Anche qui, dati alla mano, non facciamo una bella figura: 30 consiglieri, 17 gruppi consiliari, 5 commissioni, 34 posti con indennità aggiuntive (che comprendono Giunta, ufficio di presidenza, presidente, vicepresidente di commissione e posti da capogruppo). In barba alla politica di austerithy messa in campo dal Governo Monti e in barba alla necessità di ridurre le uscite dalle casse statali, dunque, il nostro piccolo territorio continua in questo modo a viaggiare al di sopra delle sua possibilità tanto che si parla di una spesa di 4413.6 euro ogni 100 abitanti per mantenere la macchina ammnistrativa. Ma l’indagine scende ancora più nel dettaglio individuando anche gli emolumenti che i nostri politici hanno previsto nelle loro buste paga. Certo, perchè il Sole24 Ore chiarisce che si tratta di indennità nette mensili, compresi i rimborsi mensili massimi, che la normativa regionale prevede : solo il presiendente della Giunta intasca 11.125 euro; poco meno, invece i consiglieri con 10.125 euro. A questi si devono poi aggiungere 180.9 euro ogni 100 abitanti per i costi di studi e consulenze. I dati riportati sono sicuramente fuori dalla media nazionale e, ancora una volta, mettono in luce il problema degli sprechi e delle inefficienze soprattutto in una regione in cui il debito sanitario è ai massimi storici e molte sono le aziende che chiudono i battenti. In ogni caso, la linea della spending review impone agli amministratori di adeguarsi alle nuove direttive di risparmio. Le prossime decisioni prese dal Governo locale determineranno la credibilità della politica molisana.
C.M.