Scade il 30 settembre il termine entro cui i pensionati debbono comunicare le modalità di riscossione alternative al contante nel caso in cui la propria pensione superi i mille euro. L’Inps, con un comunicato del 25 settembre, ricorda le nuove modalità di pagamento.
La legge 214/2011(decreto Salva Italia) ha disposto che la corresponsione di stipendi, pensioni e compensi comunque dovuti di importo superiore a mille euro debba avvenire attraverso strumenti di pagamento elettronici: conti correnti bancari e postali, libretti nominativi di risparmio, carte di pagamento. Il termine per la scelta, prorogato rispetto a quello originariamente previsto dalla legge, era il 30 giugno ma è stato previsto un periodo transitorio durante il quale i pagamenti sono stati disposti e trattenuti in un conto di servizio transitorio, in attesa della comunicazione del pensionato. Trascorso il termine, fissato al 30 settembre, senza che il pensionato abbia indicato i dati richiesti, le somme accantonate saranno restituite all’Inps.
Per evitare difficoltà nella riscossione della rata pensione di ottobre, è necessario pertanto che chi non abbia ancora provveduto, comunichi al proprio ufficio pagatore (Banca o Poste Italiane) o alla sede INPS che gestisce la pensione, le modalità di pagamento elettronico prescelte.
Per venire incontro alle difficoltà dei pensionati impossibilitati, per comprovati e gravi motivi di salute o per provvedimenti giudiziari restrittivi della libertà personale, a recarsi personalmente presso gli uffici postali o bancari, è previsto che chi è delegato alla riscossione, in deroga alla normativa vigente, abbia la possibilità di chiedere l’apertura di un conto corrente base o di un libretto di risparmio postale, intestato al beneficiario, su cui ricevere il pagamento.