Per un’impresa del Centro Nord il vantaggio fiscale per ogni dipendente assunto a tempo indeterminato con più di 35 anni sarà di 241 euro. Se donna o giovane con meno di 35 anni, sempre assunti con un contratto full time, il vantaggio salirà a 382 euro.
Per un’azienda del Sud e delle Isole, invece, un dipendente con un contratto a tempo indeterminato costerà 238 euro in meno, mentre una donna od un giovane con meno di 35 anni, sempre assunti con un contratto fisso, il vantaggio fiscale salirà a 460 euro.
Le imprese individuali e i liberi professionisti senza di dipendenti e con una dotazione minima di beni strumentali non saranno più chiamati a pagare l’Irap. Premesso che è molto difficile stimare gli effetti economici di questo provvedimento, si stima in maniera molto approssimativa che i soggetti interessati potrebbero essere circa un milione. Per ciascun soggetto interessato il risparmio fiscale potrebbe attestarsi attorno ai 270 euro all’anno .
Infine, a questi risparmi se ne aggiunge un altro: quello legato all’incremento della deduzione forfetaria prevista per le imprese la cui base imponibile Irap è inferiore a 180.759 euro (l’importo della deduzione passa da 7.350 a 8.000 euro, mentre per i professionisti, le ditte individuali e le società di persone da 9.500 a 10.500 euro). Pertanto, grazie a quest’ultima novità le imprese risparmieranno 25 euro all’anno, mentre i liberi professionisti, le ditte individuali e le società di persone 39 euro.
Sono questi i risultati a cui è giunto l’Ufficio studi della CGIA di Mestre che ha misurato gli effetti introdotti sia dal “salva Italia” sia dal disegno di Legge di stabilità (*) in materia di Irap. Nel 2014, rispetto al 2011, il calo dell’imposta sulle attività produttive sarà, come dicevamo più sopra, molto consistente.
” Finalmente – commenta il segretario della CGIA GIUSEPPE BORTOLUSSI – si riconosce il ruolo e la funzione delle micro imprese senza dipendenti che, ricordo, costituiscono il 70 per cento del totale degli artigiani e dei commercianti. Piu’ in generale con meno Irap sul costo del lavoro si viene incontro alle esigenze delle imprese che assieme all’Iva per cassa e al recepimento della direttiva contro i ritardi dei pagamenti possono guardare al futuro con qualche certezza in più”.