Rispetto al gettito inizialmente previsto, gli italiani pagheranno almeno 3 miliardi in più. Sui proprietari di 2^ case il peso fiscale più oneroso: quasi la metà del gettito totale (45%)
Rispetto ai 21 miliardi di euro inizialmente attesi, la CGIA stima che il gettito Imu complessivo sarà di almeno 24,1 miliardi, ovvero oltre 3 miliardi in più.
Il 62,5% del gettito previsto dall’applicazione dell’imposta sarà a carico delle famiglie italiane; il restante 37,5%, invece, ricadrà sulle spalle delle attività economiche.
A questi risultati è giunta la CGIA di Mestre, che ha cercato di capire quanto pagheremo e come verrà ripartito il gettito complessivo proveniente dall’applicazione della nuova imposta sulle abitazioni e sui beni strumentali.
“I 3 miliardi di euro in più – sottolinea Bortolussi – rappresentano addirittura un importo sottodimensionato. Nell’analisi, infatti, non abbiamo considerato gli incassi che verranno dai terreni di tutto il territorio nazionale, dagli immobili ubicati nelle Province autonome di Trento e Bolzano e da quelli riferiti alle unità immobiliari con vocazione potenzialmente no profit. Precisiamo, inoltre, che il gettito è stato stimato applicando su tutto il territorio nazionale le aliquote medie applicate dai Comuni capoluogo di Provincia”.
Pertanto, su un gettito totale stimato dalla CGIA pari a circa 24,1 miliardi di euro, 4,2 miliardi saranno in capo ai proprietari di prima casa (17,5% del totale), 10,8 miliardi peseranno sui proprietari di seconde e terze case (45% del totale), mentre gli imprenditori dovranno pagare poco più di 9 miliardi di euro (37,5% del totale).