Fatturazione: la nuove regole sono partite dal 1° gennaio 2013

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Dal 1° gennaio parte la nuova normativa che regola l’emissione delle fatture secondo quanto stabilito dalla Direttiva del 10 luglio 2010 n. 2010/45/UE che da indicazioni su fatture elettroniche, semplificate, tempi di pagamento e rapporti con operatori intra ed extra UE.

Fattura elettronica: si tratta di tutti quei documenti inviati tramite un qualsiasi formato elettronico, anche il fax tramite Pc, a patto che il destinatario accetti tale formula. All’interno della fattura dovranno essere indicati tutti quei dati che ne attestino l’autenticità e l’integrità del contenuto. In pratica si parla di firma digitale o mediate sistemi di trasmissione EDI e di una adeguata leggibilità della stessa al momento del suo ricevimento.

Fattura semplificata: sarà possibile fare uso di questo strumento solo per operazioni di importo non superiore ai 100 euro o per fatture rettificative. Questa dovrà contenere la data di emissione, il numero progressivo che la identifichi in modo univoco, i dati del cedente, i dati del cessionario (questi potranno ridursi alla sola partita Iva o codice fiscale) e l’importo (che potrà essere indicato sia con la formula imponibile + imposta, sia con totale ivato con i relativi dati per calcolare l’imposta).

Tempi: la fattura potrà essere emessa entro il 15esimo giorno del mese successivo alla cessazione di beni o servizi. Superato questo termine, il cessionario dovrà ricorrere all’autofattura entro il 15 del terzo mese successivo allo scambio. Nel caso di scambi extra Ue, l’operazione viene considerata effettuata nel momento in cui avviene il trasporto mentre l’acquisto è considerato il momento in cui il bene arriva in territorio nazionale.

Acconto: non è più obbligatorio emettere la fattura in caso di acconti per cessioni o acquisti di beni con paesi Ue. Resta immutata la normativa in caso di prestazioni di servizi il cui acconto, invece, va sempre fatturato.

C.M.