Auto aziendali: un colpo d’ascia dimezza le percentuali d’imposta deducibili

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Con il mercato dell’auto in forte calo e le imprese strozzate dalla pressione fiscale, la Legge di Stabilità ha previsto una ulteriore stangata: a partire dal 2013, le deduzioni per le automobili aziendali scendono dal 40% al 20%. In sostanza, l’articolo 1, comma 501 della legge 228/2012 cambia le carte in tavola: se prima, dall’acquisto all’impiego dei mezzi a motore (auto e moto), i costi potevano essere detratti fino ad un massimo del 40%, ora, invece, la percentuale viene dimezzata. Non solo. Il ritocco delle quote è stato fatto anche per quei mezzi che, inquadrati ad uso promiscuo, sono stati messi a disposizione dei dipendenti: in questo caso, si passa dal 90% di deducibilità al 70%. Diverso, invece, il quadro delineato per i collaboratori i quali possono detrarre il totale dei costi sostenuti nel momento in cui riaddebitano il tutto all’azienda attraverso una fattura o recuperano quanto speso con dei benefict in busta paga. Sono salve da questo “colpo d’ascia” i mezzi utilizzati dagli agenti di commercio che mantengono 80% di sgravio, e le auto ad uso pubblico o strumentale (come quelle a noleggio). Un piccola parentesi bisogna aprirla per le auto inquadrate ad uso promiscuo e utilizzate non solo dal titolare dell’azienda ma, eventualmente, anche da soci o familiari i quali dovranno fare i conti con una variazione del reddito personale da cui dovranno essere sottratte le somme indeducibili da parte dell’azienda e i costi sostenuti.

C.M.