Imposta sulle assicurazioni, pronta la nuova mappa delle competenze

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Cambiano le competenze negli uffici delle Entrate per l’imposta sulle assicurazioni: dall’1 gennaio il controllo sostanziale va alle Direzioni provinciali, tutte le attività relative ai grandi contribuenti sono assegnate alle Direzioni regionali, mentre agli uffici territoriali restano la liquidazione e la gestione dei rimborsi. In “esclusiva” alla Direzione regionale Lazio il controllo relativo all’imposta sui premi dovuta sui contratti conclusi da imprese “non residenti”, che operano in libera prestazione di servizi. È quanto stabilisce il provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate, che attribuisce la competenza alla gestione dell’imposta sulle assicurazioni in base alle attività da svolgere e al tipo di contribuente. Obiettivo dell’Amministrazione finanziaria è razionalizzare la gestione dell’imposta e dare omogeneità e impulso alle attività di controllo e accertamento.
Direzioni provinciali – In coerenza con l’attuale ripartizione delle competenze tra gli uffici e sulla base delle attività da svolgere, il controllo sostanziale è affidato all’ufficio controlli delle Direzioni provinciali, mentre agli uffici territoriali restano le attività di liquidazione e la gestione dei rimborsi.
“Grandi contribuenti” – Le attività di controllo sostanziale, di liquidazione e di gestione dei rimborsi rivolte a imprese assicurative che rientrano nella tipologia dei “grandi contribuenti”, i soggetti con un volume d’affari o di ricavi non inferiore a 100 milioni di euro, sono affidate alle Direzioni regionali, che già svolgono nei confronti di questo tipo di contribuenti le stesse attività in materia di Ires e Iva.
Imprese “non residenti” – In ragione della peculiarità dell’attività da svolgere, il controllo relativo all’imposta sui premi dovuta sui contratti conclusi da imprese “non residenti”, che operano in libera prestazione di servizi, è affidato all’Ufficio Grandi contribuenti della Direzione regionale del Lazio.