Chiude con un segno positivo l’operatività del Fondo Centrale di Garanzia per l’anno 2012. Il fondo gestito dal ministero dello Sviluppo economico per facilitare l’accesso al credito alle PMI ha fatto registrare un trend in crescita nel corso degli ultimi 12 mesi sia sul fronte delle richieste sia su quello delle operazioni ammesse: sono state infatti presentate 62.069 domande (+3,5% rispetto al 2011) di cui 61.408 accolte (+ 11,2%). Il fondo ha così concesso 4 miliardi di euro di garanzie, che hanno a loro volta attivato circa 8,2 miliardi di euro di credito a favore delle imprese.
L’industria rappresenta il settore con la quota più elevata di domande ammesse (26.720 operazioni, pari al 43,5% del totale), cui seguono il commercio (20.350 operazioni, pari al 33,1% del totale) e i servizi (9.336 operazioni, pari al 15,2% del totale). Rispetto al 2011, il trend si conferma in salita per industria e servizi (rispettivamente 8,6% e 3,3%), mentre il commercio si attesta a -4,1%.
Positiva anche l’attività delle nuove iniziative di impresa (avviate nel 2012), con 13.468 operazioni accolte, per un ammontare di finanziamenti pari a 1,4 miliardi di euro e un importo garantito di 636 milioni di euro.
Per quanto riguarda i risultati conseguiti nelle differenti realtà territoriali, la maggior parte delle domande accolte riguarda imprese localizzate nel Nord (29.785 aziende, pari al 48,5% del totale) e nel Mezzogiorno (19.144 aziende, pari al 31,2% del totale). Dal confronto con i dati relativi al 2011, le imprese del Mezzogiorno risultano in linea con l’anno precedente, mentre il Centro e il Nord evidenziano un’espansione rispettivamente del 19,4% nel Centro e del 16,3% nel Nord.
In leggero calo la quota di finanziamento medio concesso alle imprese, attestatosi per quest’anno a quota 133mila euro, mentre nel 2011 era a quota 151mila.
L’importante sostegno del Fondo al sistema delle PMI è testimoniato dal significativo numero di imprese ammesse in assenza della presentazione di garanzie reali. La quasi totalità delle aziende, pari al 99,5% del totale, ha avuto accesso al finanziamento senza prestare garanzie reali, mentre solamente lo 0,5% ha presentato garanzie costituite da ipoteche (0,1% del totale) o da pegni (0,4% del totale).
“Si è appena concluso un anno molto difficile per quanto riguarda la disponibilità di credito alle imprese, soprattutto di piccola dimensione” ha dichiarato il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera. “La frenata del credito e la carenza di liquidità – ha proseguito – sono tra i problemi più gravi che affliggono il nostro sistema produttivo e che abbiamo voluto affrontare, fin dal primo atto della legislatura, con grande determinazione e agendo su diverse leve. Con il rifinanziamento e la riforma del Fondo di Garanzia, il recepimento anticipato della direttiva europea sulle tempistiche di pagamento, l’estensione dell’Iva per cassa, la compensazione tra debiti e crediti certificati della PA e le nuove regole della finanza di impresa abbiamo avviato una serie di misure concrete per rimettere in circolo liquidità. I risultati positivi del Fondo di Garanzia dimostrano che il nostro sistema di piccole e medie imprese continua a fare la sua parte e cerca di superare le difficoltà. Per quanto mi riguarda, continueremo a fare tutto il possibile per contrastare il credit crunch e accelerare i pagamenti della PA, e mi auguro che questo tema di economia reale continui a essere una delle priorità di lavoro della nuova maggioranza e del nuovo Governo” ha concluso Passera.