Sono tornati gli ecoincentivi e la corsa all’acquisto della nuova auto, soprattutto in un periodo in cui il prezzo della benzina è alle stelle, è gli partita. E proprio di corsa si tratta perchè i tempi per sbrigare tutte le pratiche e poter usufruire dei bonus statali sono davvero stretti. Secondo quanto previsto dal testo emanato dal Ministero dello sviluppo, infatti, le prenotazioni effettuate dai venditori devono pervenire entro il 14 marzo e l’immatricolazione della nuova vettura deve avvenire entro tre mesi. 90 giorni di tempo, dunque, durante i quali si dovranno: firmare il contratto in cui viene indicata la percentuale di sconto che il rivenditore intende applicare e che stabilità, di conseguenza, anche l’ammontare del bonus (tanto sconti, tanto ti ridà lo Stato); prenotare per via telematica i bonus prima che il fondo si esaurisca a seguito della quale verrà rilasciata, una volta accettata la prenotazione stessa, una ricevuta al rivenditore; immatricolare la nuova auto entro tre mesi periodo durante il quale dovrà essere comunicata anche la nuova targa e confermata la prenotazione; ritirare la vecchia auto da rottamare (conditio sine qua non per ottenere gli incentivi) che dovrà essere poi portata da un demolitore entro 15 giorni dalla consegna dell’auto nuova e conseguente radiazione del nuovo mezzo da parte sempre del rivenditore; rimborsare lo sconto che il venditore ha applicato all’acquirente attraverso la consegna delle fatture di vendita dell’auto e dei documenti che attestino sia la proprietà della vecchia che la sua rottamazione.
Per far si che questo iter non abbia intoppi ma, soprattutto, non presenti brutte sorprese ne all’acquirente ne, tantomeno, al rivenditore, si consigliano alcuni piccoli accorgimenti. Il primo fra tutti è quello di far aggiungere al contratto di vendita una clausola che lega la scelta dell’acquisto all’esclusivo ottenimento dell’ecoincentivo. Questo al fine di tutelarsi da un eventuale ritardo nella consegna del veicolo che faccia slittare il tutto oltre i 90 giorni e responsabilizzi, di conseguenza, il venditore. D’altro canto, anche quest’ultimo ha diritto a mettersi al riparto. Uno dei requisti richiesti per ottenere il bonus è che, in caso di acquisto di veicoli alle imprese, la destinazione d’uso debba essere esclusiva e non promiscua. Sarà bene a questo punto farsi rilasciare una dichiarazione dell’acquirente da conservare in caso di eventuali controlli.