Diventa sempre più difficile sfuggire al Fisco tanto che, se l’Entrate devono notificare una cartella di pagamento e il contribuente non è reperibile, il modo per fare la comunicazione lo trovano di sicuro. E lo trovano seguendo le indicazioni del Provvedimento emanato il 5 marzo scorso in cui si stabilisce che “in caso di irreperibilità relativa del destinatario, ovvero nel caso di mera assenza o incapacità o rifiuto delle persone legittimate a ricevere gli atti in luogo del destinatario (…) si procede alla notifica mediante deposito dell’atto nella casa comunale, affissione dell’avviso di deposito in busta chiusa e sigillata alla casa di abitazione, ufficio o azienda del contribuente ed invio di raccomandata con avviso di ricevimento per informare il contribuente degli adempimenti effettuati”. Si tratta di una decisione che l’Agenzia ha preso sulla base di quanto sancito dalla sentenza 258 del 19 novembre 2012 della Corte costituzionale che ha voluto dare delle direttive chiare ed esaustive sul comportamento da tenersi in questi casi. Ovviamente, l’obiettivo principe resta quello di “beccare” il contribuente debitore e fargli pagare il dovuto nel più breve tempo possibile. In questo modo diventa sempre più difficile potersi sottrarre al Fisco e ai suoi avvisi di pagamento.