Notificati da un’agenzia privata a cura del Comune di Lecce i primi avvisi di accertamento dell’ICI con le differenze da pagare a partire dal 2007. Lo “Sportello dei Diritti” chiede le dimissioni del Sindaco Perrone perché con l’avvio del procedimento come unico comune capoluogo d’Italia getterà sul lastrico le famiglie leccesi. Dalla settimana altra “class action” dello Sportello dei Diritti.
Come un fulmine non proprio a ciel sereno per la crisi che affligge il Paese arriva prima del previsto il preannunciato salasso a carico delle famiglie leccesi.
In data odierna, infatti, sono stati notificati dal Comune di Lecce a cura di un’agenzia di spedizione privata, i primi avvisi di accertamento dell’ICI con le differenze da pagare a partire dal 2007 e sino ad oggi che scaturisce dal procedimento avviato dall’Agenzia del Territorio su input dell’amministrazione comunale leccese che era finito anche sulla ribalta delle cronache nazionali.
Si tratta di una vera e propria mannaia tirata sulle teste delle famiglie leccesi per la quale Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, chiede le dimissioni del Sindaco Perrone perché è il responsabile politico-amministrativo dell’unico comune capoluogo in Italia che ha avviato il procedimento di rilassamento degli estimi catastali che getterà sul lastrico le famiglie leccesi già duramente provate dalla crisi. Quello del Comune di Lecce, infatti, per Giovanni D’Agata è una scelta politica assolutamente gravosa per la collettività in un momento di crisi latente che poteva essere evitata.
Peraltro, è di tutta evidenza che l’Ufficio Tributi del Comune avrebbe potuto attendere gli esiti dei ricorsi al T.A.R. di Lecce proposti dalla stessa amministrazione comunale prima di notificare gli avvisi di accertamento per il recupero delle somme arretrate che in alcuni casi potrebbero arrivare a migliaia di euro per proprietario, a meno che lo stesso governo cittadino non abbia la preveggenza di considerare inutili le cause innanzi alla corte amministrativa prevedendone gli esiti.
Per tali ragioni, inoltre, dalla prossima settimana lo “Sportello dei Diritti”, verificherà l’esperibilità di un’altra “class action” tributaria a tutela dei contribuenti salentini ed in ogni caso proseguirà con i ricorsi avverso quest’iniqua procedura che toglie a chi è “colpevole” di possedere una casa o un’immobile per sanare le casse comunali svuotate da politiche dissennate che durano da decenni e che segnano l’ennesimo fallimento di un’intera classe politica che ha governato la città di Lecce.