Per non riesce a trovare lavoro la cosa migliora da fare, a volte, è crearselo. Per farlo, Invitalia mette a disposizione dei contributi a fondo perduto per particolari categorie come le microimprese e i franchising. I finanziamenti provengono dal Dlgs 185/2000 e sono rivolti all’autoimprenditorialità (Titolo I) e all’autoimpiego (Titolo II). Possono beneficiare delle agevolazioni soprattutto i giovani tra i 18 e i 35 anni purchè si trovino in una condizione di disoccupazione o in cerca di prima occupazione e l’attività che intendono avviare sia di piccole dimensioni. Il contributo può arrivare a coprire fino all’80-90% dell’investimento per le imprese collocate a Sud; fino al 60-70%, invece, per quelle del Centro – Nord. L’importante è che non si sfori l’importo massimo ammissibile pari a 2.582.000 euro.
Autoimpiego (D.Lgs 185/2000 Tit. II)
L’Agenzia sostiene la realizzazione e l’avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione attraverso le seguenti iniziative:
Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale). Investimenti previsti non superiori a € 25.823
Microimpresa (in forma di società di persone). Investimenti previsti non superiori a € 129.114
Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con l’Agenzia.
Le agevolazioni finanziarie previste riguardano:
– gli investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato)
– la gestione (contributo a fondo perduto)
– servizi di assistenza tecnica e gestionale.
La residenza dei soci e la sede legale, operativa e amministrativa deve essere ubicata nel territorio nazionale.
Per accedere alle agevolazioni occorre presentare una domanda contenente il piano d’impresa che evidenzi la coerenza tra il profilo del soggetto promotore e l’iniziativa imprenditoriale, che descriva la validità tecnica, economica e finanziaria dell’iniziativa.
Per poter accedere alle agevolazioni, inoltre, è previsto un colloquio finalizzato alla verifica del possesso delle conoscenze e competenze necessarie alla realizzazione dell’iniziativa proposta.
Inoltre Invitalia, al fine di disincentivare comportamenti non corretti da parte dei beneficiari delle agevolazioni, ha avviato, in attuazione di un accordo sottoscritto con la Guardia di Finanza, un processo di monitoraggio dell’intero ciclo dei finanziamenti concessi.
I controlli verranno effettuati nelle diverse fasi di valutazione del progetto, dall’istruttoria all’erogazione delle agevolazioni.
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha autorizzato l’Agenzia alla riscossione coattiva, tramite iscrizione a ruolo, dei crediti vantati nei confronti dei beneficiari delle agevolazioni per l’Autoimpiego. Invitalia per il recupero del credito si avvale dei servizi di Equitalia Spa.
Autoimprenditorialità (D. Lgs. 185/2000 Tit. I)
L’Autoimprenditorialità promuove la creazione di nuove società o l’ampliamento di società già esistenti.
È rivolta alle imprese composte in maggioranza – dei soci e dei capitali – da giovani tra i 18 e i 35 anni.
Finanzia la produzione di beni e la fornitura di servizi in diversi settori.
Sostiene investimenti non superiori a 2,5 milioni di euro.
Prevede agevolazioni sotto forma di contributo a fondo perduto o mutuo agevolato.
Si applica nelle aree indicate nella Carta degli Aiuti di Stato a finalità regionale 2007-2013 e nel decreto del Ministero del Lavoro del 14 marzo 1995.
INVITALIA:
valuta i progetti ed eroga i finanziamenti con un processo certificato ISO 9001
controlla tutto il ciclo dei finanziamenti per scoraggiare eventuali comportamenti scorretti delle imprese beneficiarie.
Attenzione
Le imprese finanziate da Invitalia attraverso la misura Autoimprenditorialità possono rinegoziare i mutui accesi entro il 31 dicembre 2008 (sulla base dell’art. 2 comma 45 della legge 23/12/2008 n. 191).
Per approfondimenti:
http://www.invitalia.it/