Multe non pagate? Con la fine di Equitalia, gli evasori dormono sogni tranquilli

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Per chi ha multe da pagare non è mai stato momento migliore. Con l’uscita di Equitalia dal panorama delle riscossioni, infatti, molti Comuni italiani si troveranno a non poter contare più in un soggetto che gli garantiva il rientro di quanto dovuto. Si tratta di una conseguenza dovuta principalmente al Decreto Sviluppo 2011 che stabilisce che dal prossimo 1° luglio, Equitalia dovrà cessare il suo operato mentre tutti gli enti locali si dovranno attrezzare in altro modo per riscuotere le tasse. Le soluzioni al problema sono sostanzialmente due: o i Comuni indicono un bando per individuare una società addetta a questo servizio; o rispolverano il proprio Ufficio tributi. Il tutto, ovviamente, solo se riescono a trovare i soldi per farlo. Ma non è finita qui. Si, perchè la stessa Equitalia ha già inviato alle amministrazioni una lettera in cui si chiede di non inviarle più iscrizioni a ruoli a partire dal 20 maggio, ovvero il prossimo lunedì.
Questo ha fatto sì che venisse meno tutto quel sistema coattivo grazie al quale i morosi cittadini che non hanno pagato le multe (o altra tassa locale), potesse dormire sogni tranquilli. Secondo la procedure, infatti, a seguito delle diverse intimazioni a pagare non andate a buon fine, dovrebbero scattare tutti gli strumenti esecutivi del caso come fermo amministrativo, pignoramento o ipoteca. Strumenti che erano tutti nelle mani di Equitalia e che, tra l’altro, sempre grazie allo stesso Decreto, non possono essere attuati per debiti inferiori ai 2000 euro. Diventa, a questo punto, difficile che un solo cittadino possa accumulare una quantità di multe tali da raggiungere tale cifra. A ciò si aggiungerebbe anche la prescrizione che scatta dopo 5 anni dalla notifica dell’illecito. Il tutto con buona pace per i Comuni che non potranno più sperare in ulteriori proroghe che facciano slittare ancora la fine del famoso agente di riscossione, e per i cittadini evasori che, ancora una volta, vengono protetti da una burocrazia malata.

C.M.