Ravvedimento Imu, per i ritardatari c’è tempo fino al 1° luglio

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Per chi non avesse versato l’acconto Imu nessun problema, si può rimediare. Le strade sono principalmente due: ravvedimento sprint o lungo con scadenza al 1° luglio 2013. La legge, infatti, prevede la possibilità di ricorrere al ravvedimento spontaneo con sanzioni e interessi dovranno essere pagati in concomitanza con l’imposta e che saranno ridotti fino al 30%.
Nel primo caso il pagamento avviene entro i 14 giorni successivi alla scadenza dell’acconto con una sanzione dello 0,2% per ogni giorno di ritardo fino ad un massimo del 2,80%. A ciò si dovranno aggiungere anche interessi del 2,5% annuo.
Per quanto riguarda il ravvedimento lungo, invece, questo coinvolge anche quei contribuenti che sono in ritado con i pagamenti dell’Imu 2012 e per quali è stabilita una:
a) riduzione della sanzione ad un ottavo del minimo, se la regolarizzazione degli errori e delle omissioni, anche se incidenti sulla determinazione o sul pagamento del tributo, avviene entro il termine per la presentazione della dichiarazione relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione e cioè entro il 30 giugno 2013 [art. 13, comma 1, lett. b) del D. Lgs. n. 472 del 1997], slittata al 1 luglio 2013;

b) riduzione della sanzione ad un decimo del minimo di quella prevista per l’omissione della presentazione della dichiarazione, se questa viene presentata con ritardo non superiore a novanta giorni e cioè entro il 28 settembre 2013, termine che, cadendo di sabato, è prorogato al successivo 30 settembre 2013.
Anche in questo caso ci sono gli interessi da accorpare al versamento che si attestato al 2,5% annuo.

C.M.