Equitalia anticipa il Decreto del Fare e blocca i pignoramenti in corso sulle prime case

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Lo stop sul pignoramento della prima casa arriva anche da Equitalia. In attesa che il Decreto del fare, che sancisce nuove regole per le rateizzazioni e le espropriazioni coatte, entri in vigore con un apposito decreto attuativo, l’Agente di riscossione ha pensato di emanare una nota interna alle proprie sedi per assicurare l’attuazione delle nuove direttive.
Si tratta di una nota che ha lo scopo di allentare le tensioni con il Fisco e, per farlo, si propone di mettere in campo già da subito le nuove norme in questa fase di transizione.
Il decreto attuativo sarà pronto tra 30 giorni ma sono già a disposizione del contribuente alcune strade per allentare il peso del debito fiscale:

RATEIZZAZIONI
Per quanto concerne le rateizzazioni, queste possono essere rimodulate anche se ancora in corso e il tetto della decadenza delle stesse scatta, già da subito, a partire da otto rate non pagate anzicchè due. Questo vuol dire che anche nel caso in cui un piano di dilazione sia stato bloccato a causa, appunto, di due rate impagate, se si rientra ancora nelle otto è possibile “tornare in gioco” e riprendere il versamento delle diverse quote.
Se, al contrario, le rate non saldate siano superiori ad otto, non è possibile più recuperare nulla. Restano ancora alcuni punti da chiarire da parte del decreto attuativo ma, nel frattempo, Equitalia ha disposto la sospensione di eventuali azioni di recupero fino a nuovo ordine.
Altra novità è la rimodulazione del debito in caso di comprovata difficoltà economica. In tal caso sarà possibile rivedere il piano rate e allungarlo ad ulteriori 120 anzichè 72.

PIGNORAMENTO PRIMA CASA
E in attesa che arrivino le direttive definitive, Equitalia blocca anche i pignoramenti della prima abitazione, purchè questi risulti al catasto con principale e il proprietario vi risieda stabilmente. Lo stop vale anche per i pignoramenti già in atto ma che non sono arrivati alla vendita all’asta.
Stessa cosa è stata stabilita per i beni indispensabili all’impresa per esercitare la propria attività che potranno essere potranno essere pignorati nei limiti del quinto solo nel caso in cui i beni totali non siano comunque sufficienti a coprire il debito col fisco.
Resta, invece, tutto invariato in materia di ipoteche sulla prima casa che potranno scattare per esposizioni superiori ai 20mila euro. L’espropriazione di tutte le altre abitazioni, infine, scatterà solo in caso di debiti al di sopra dei 120 mila euro o se sia decorsi almeno sei mesi dall’ipoteca.

C.M.