Al via l’accesso alla disciplina premiale per gli studi di settore del periodo d’imposta 2012 per i quali sono confermati i criteri sperimentali individuati con il provvedimento del 12 luglio 2012 con l’aggiunta di un nuovo criterio, che coinvolge ulteriori studi. Il Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate di oggi, sentite le associazioni di categoria rappresentate nella Commissione degli Esperti per gli studi di settore, definisce e approva i termini di accesso al regime premiale in attuazione del Dl n. 201 del 2011.
Cosa fare per accedere al regime – Per rientrare nel regime, il contribuente deve dichiarare ricavi o compensi pari o superiori a quelli risultanti dall’applicazione degli studi di settore, aver regolarmente assolto gli obblighi di comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore e risultare coerente con gli specifici indicatori previsti dai decreti di approvazione degli studi di settore.
Gli ammessi al regime per il 2012 – Per il periodo d’imposta 2012, i contribuenti che applicano gli studi di settore indicati nell’allegato n.1 del Provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate accedono al regime premiale. Gli studi dell’allegato sono stati individuati tra quelli per i quali risultano approvati indicatori di coerenza economica riferibili ad almeno quattro tipologie (tra quelle indicate come efficienza e produttività del fattore lavoro; efficienza e produttività del fattore capitale; efficienza di gestione delle scorte; di redditività; di struttura) oppure tre diverse tipologie di indicatori che siano contemporaneamente riferibili a settori di attività economica per i quali è stimata una percentuale del valore aggiunto del sommerso economico inferiore alla percentuale di valore aggiunto sommerso del totale economia. Una new entry tra i criteri – Il regime premiale per il 2012 è valido, inoltre, per i contribuenti che applicano gli studi di settore che presentano almeno tre diverse tipologie tra quelle indicate e che allo stesso tempo presentano il nuovo indicatore di coerenza “Indice di copertura del costo per il godimento di beni di terzi e degli ammortamenti” introdotto con il Dm del 28 marzo 2013.
Cosa prevede il regime – Il regime premiale prevede l’esclusione da accertamenti analitico-presuntivi basati sulle presunzioni semplici, la riduzione di un anno dei termini di decadenza per l’attività di accertamento e la determinazione sintetica del reddito complessivo ammessa a condizione che lo stesso ecceda di almeno un terzo quello dichiarato.
Il testo del provvedimento è disponibile sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate.