Studi di settore per il periodo d’imposta 2012, ecco tutte le novità

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Pronte le linee guida per gli studi di settore nel 2012. Dall’applicazione dei nuovi indicatori di coerenza all’esclusione dall’obbligo di invio del modello degli studi per i contribuenti colpiti dal sisma del maggio 2012 che dichiarano specifiche cause di esclusione (misura che fa parte del pacchetto delle semplificazioni fiscali presentate nella conferenza stampa del 3 luglio). Sono solo alcuni dei chiarimenti sull’applicazione degli studi di settore per il periodo d’imposta 2012 forniti dalla circolare n. 23/E. Il documento di prassi illustra le novità che riguardano i 68 studi di settore approvati con la pubblicazione dei Decreti del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 dicembre 2012, così suddivisi per categorie:
• 12 studi per il settore delle manifatture
• 23 studi relativi al settore dei servizi
• 12 studi per i professionisti
• 21 studi per il commercio
Nuovi indicatori di coerenza applicabili agli studi di settore – Per gli studi di settore applicabili al periodo di imposta 2012, il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 21 marzo 2013 ha confermato gran parte degli indicatori di coerenza economica approvati con il precedente decreto del 26 aprile 2012, finalizzati a contrastare possibili situazioni di non corretta compilazione dei dati previsti dai modelli degli studi di settore. Con il decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 28 marzo 2013, invece, sono stati introdotti nuovi indicatori di coerenza economica per alcuni studi di settore applicabili alle attività di impresa, un correttivo per quattro studi di settore applicabili ad attività professionali, nonché due correttivi per lo studio di settore VG68U.
Studi di settore più aderenti alla realtà economica – L’approvazione con Decreto Ministeriale della analisi sulla “Territorialità del livello delle quotazioni immobiliari” (basata sui dati forniti dall’Osservatorio sul Mercato Immobiliare) consente l’individuazione di indicatori territoriali in base ai quali differenziare le modalità di applicazione degli studi di settore, rendendoli così sempre più aderenti alla realtà economica a cui si riferiscono.
Imprese colpite dal sisma di maggio 2012, cessa l’obbligo di invio del modello per la comunicazione dei dati rilevanti – Per l’annualità 2012, come già previsto in occasione degli eventi sismici che hanno colpito l’Abruzzo, per i soggetti domiciliati fiscalmente nei territori interessati, viene meno l’obbligo di presentare il modello per la 2comunicazione dei dati rilevanti per i contribuenti con residenza o sede operativa in una delle zone colpite dal sisma del maggio 2012 (Emilia Romagna, Veneto e Lombardia) che dichiarano come causa di esclusione il periodo di non normale svolgimento dell’attività.
Studi su base regionale grazie ai modelli misti – La circolare di oggi illustra inoltre l’elaborazione di cinque studi di settore su base regionale, grazie all’applicazione dei “modelli misti”, modelli statistico-matematici che consentono l’analisi di informazioni in base alla componente territoriale.
I correttivi per la crisi – Al fine di adeguare i risultati derivanti dall’applicazione degli studi rispetto agli effetti della crisi economica e dei mercati, per il periodo d’imposta 2012, si applicano dei correttivi analoghi, per costruzione e funzionamento, a quelli introdotti per gli studi applicabili al periodo di imposta 2011. In particolare, gli studi relativi ai Trasporti con taxi e noleggio (VG72A), Trasporto di merci su strada e servizi di trasloco (VG68U), Altri trasporti terrestri di passeggeri (VG72B) sono interessati dall’applicazione dei correttivi specifici della crisi che tengono conto dell’incidenza dell’andamento dei prezzi dei carburanti.
Il testo della circolare è disponibile sul sito www.agenziaentrate.it