Aumenta l’imposta di registro, da 168 si passa a 200 euro dal 2014

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In barba alla ripresa economica, le notizie sugli aumenti fiscali previsti dallo Stato continuano ad arrivare. L’ultima è quella dell’imposta di registro che dal 2014 passerà da 168 a 200 euro. Lo stabilisce il Dl 104/2013 che fissa il rincaro sia per i beni immobili che per altre tipologie di atti.
In particolare, ad essere toccate dall’aumento saranno gli atti di accettazione e rinuncia dell’eredità, la procura, le convenzioni matrimoniali come la separazione dei beni, le convenzioni urbanistiche, gli atti con obbligo unilaterale, tutti gli atti societari per i quali è prevista l’imposta (creazione, fusione, cessione, etc.), i contratti di comodato di beni immobili e il contratto preliminare di compravendita di immobili.
Ad essere esclusi, invece, saranno solo le imposte fisse per le unità di diporto (la cui quota rimane tra i 71 e i 5055 euro) e i contratti di locazione senza cessione di corrispettivo (l’imposta è di minimo 67 euro che va versata qualora applicando le aliquote del 2 e dell’1% si ottenga un importo inferiore appunto ai 67 euro).
Resta fermo però il principio secondo cui la somma minima deve essere pari alla quota fissa quindi, in questo caso, a 200 euro piuttosto che a 168, per cui, come per le locazioni di cui sopra, se l’applicazione delle aliquote portassero ad un importo inferiore ai 200 euro (prima 168), si dovrà arrotondare il tutto a 200 euro.
Questa novità scatterà a partire dal prossimo primo gennaio e si andrà ad aggiungere, non lo dimentichiamo, ai precedenti ritocchi già fatti sulle marche da bollo (da 1,81 si passa a 2 euro e saranno interessate le fatture con importi non soggetti ad Iva, gli estratti conto o documenti attestanti somme superiori ai 77,47 euro, le ricevute e le lettere commerciali da presentare presso banche e Poste attestanti somme inferiori ai 129,11 euro; e da 14,62 si passa a 16 euro e riguarderà libri sociali, registri contabili, atti rogati o autenticati dal notaio, scritture private contenenti convezioni, istante, memorie, ricorsi, provvedimenti amministrativi e certificati) già in essere dallo scorso giugno.