Arriva il nuovo Tuc sulla casa: cos’è e come potrebbe essere?

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Quale sarà il tributo che nel 2014 si pagherà sulla casa? In queste settimane si sono susseguite numerose ipotesi, dalla Tares, alla Service Tax, alla Trise, per giungere infine al nuovo Tuc. Dopo questa carrellata di confusione, ci auspichiamo domani, martedì 26 novembre 2013, di conoscere, finalmente, quale sarà il tributo sulla casa e cosa comprenderà.

L’ultima proposta avanzata, in ordine temporale, è il Tuc, acronimo di nuovo Tributo Unico Comunale, dovrebbe andare a sostituire la tassa sulla casa (Imu) e la tassa sui servizi (Trise). La misura prevede, a differenza della Tasi, un’aliquota massima del 10,6 per mille sugli immobili e i servizi comunali indivisibili. La novità consiste nel fatto che l’imposta andrebbe a sostituire per la parte strettamente immobiliare, l’Irpef (e le relative addizionali dovute sui redditi fondiari relativi ai beni non locati), affiancandola all’imposta comunale sugli immobili.

I pagamenti per la Tuc saranno divisi in 3 rate, la prima da pagare il 16 aprile, la seconda verso la metà d’agosto, la terza il 16 dicembre 2013. Dunque, l’aliquota massima sarebbe fissata al 10,6 per mille da applicare sugli immobili e sui servizi indivisibili sulla base di due componenti, quella patrimoniale (con aliquota massima non oltre l’8,1 per mille) e quella sui servizi indivisibili, nella misura massima dell’1,5 per mille per l’utilizzatore, cioè l’inquilino, e dell’1 per mille in più per il proprietario.

I Comuni avrebbero invece il compito di fissare una tariffa per la copertura integrale dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti. Il Tuc non è previsto sulla prima casa e, in questo, reintroduce l’esenzione anche per i terreni agricoli e i fabbricati rurali.