“Non è solo un interesse sociale che ci muove, ma è un interesse economico. Riteniamo infatti che anche così si possa contribuire a contrastare l’ormai lunga crisi e il credit crunch che l’accompagna”. E’ quanto affermato dal Sottosegretario al Mise Claudio De Vincenti, durante la conferenza stampa di presentazione della sezione speciale del Fondo di Garanzia per le PMI dedicata all’imprenditoria femminile.
Tale sezione speciale- che è stata promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio in raccordo con il Ministero dello Sviluppo Economico che gestisce il Fondo- parte con una dotazione complessiva di 20 milioni di euro (10 messi a disposizione dal Mise, 10 dal Dipartimento per le Pari Opportunità).
In sintesi, si tratta di uno strumento di politica industriale dedicato alle donne che fanno impresa e che, statisticamente, trovano ostacoli maggiori rispetto agli uomini nel reperimento di risorse. “L’imprenditoria femminile- ha osservato la Vice Ministro al Lavoro con delega alle pari opportunità Maria Cecilia Guerra – è in continuo aumento” e tuttavia non riesce a trovare sostegni adeguati.
I venti milioni di partenza (metà dei quali sono destinati a startup femminili) possono- secondo una stima Mise- attivare finanziamenti ulteriori per circa 400 milioni.
Quali sono le imprese femminili
Le imprese femminili sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche
società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne
società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
imprese individuali gestite da donne.
La definizione delle imprese femminili è stabilita dall’art. 2, comma 1, lettera a) della legge 215/1992 e successive modifiche e integrazioni.
I vantaggi per le imprese femminili
Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare
possibilità di prenotare direttamente la garanzia
priorità di istruttoria e di delibera
esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni
Come prenotare la garanzia
Per prenotare la garanzia l’ impresa deve inviare l’apposito modulo al Gestore tramite posta (raccomandata A/R) o fax (0647915005) o posta elettronica certificata (bdm-mcc@postacertificata.mcc.it). Ottenuta la delibera di approvazione del Comitato di gestione del Fondo, l’impresa può recarsi presso un intermediario finanziario (banca, società di leasing o confidi) che dovrà presentare richiesta di conferma della garanzia entro tre mesi dalla data di delibera del Comitato.
La prenotazione della garanzia è una procedura facoltativa. Le imprese femminili possono anche utilizzare il normale iter di accesso, rivolgendosi senza prenotazione a un intermediario finanziario che presenterà la domanda al Gestore del Fondo.
Le disposizioni di carattere generale del Fondo
Per tutto ciò che non è esplicitamente previsto dalla circolare del Gestore 660/2013, la Sezione Speciale per le Pari Opportunità è regolata dalla normativa ordinaria del Fondo contenuta nelle Disposizioni operative in vigore.
In particolare sono ammissibili alla Sezione Speciale tutte le operazioni previste dalla Disposizioni operative secondo i consueti criteri di valutazione economico-finanziaria.
Alcune indicazioni operative per la compilazione della prenotazione
Per facilitare la compilazione del modulo di prenotazione sono disponibili i modelli di scoring in formato Excel che svolgono automaticamente i calcoli per la determinazione della fascia di appartenenza dell’impresa. Per la definizione delle voci relative al modello di valutazione si deve fare riferimento alla Scheda 6 bis del modulo di prenotazione.
Nel caso l’impresa risultasse in fascia 2 è obbligatorio compilare anche “scheda 7” della Richiesta di Prenotazione (Dettaglio passivo – Operazione presentate in procedura ordinaria con scoring, rientranti nella Fascia 2 di valutazione).
Qualora l’impresa fosse una start up (cioè costituita o avviata non oltre tre anni prima della richiesta di ammissione) dovrà compilare il Modello di valutazione per operazioni presentate con bilanci previsionali contenuto nella scheda 6.12 o 6.13 della Richiesta di Prenotazione (da scegliere in base all’importo dell’operazione). Dovrà inoltre inviare un business plan utilizzando l’allegato 7 o 7 bis (sempre in base all’importo del finanziamento).