La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili comunali, come illuminazione e polizia locale e si applica sui fabbricati, compresa l’abitazione principale, e sulle aree fabbricabili. L’imposta avrà come prima scadenza il prossimo 16 giugno. In quella data i proprietari di immobili e gli inquilini dovranno pagare la prima rata di acconto.
Come si calcolano le aliquote:
La base imponibile si determina con le stesse regole dell’Imu. Sono soggetti passivi possessori e detentori (anche inquilini) degli immobili. Questi ultimi in misura compresa tra il 10 e 30 per cento, secondo quanto decide il comune. L’aliquota base é l’1 per mille, la massima va determinata in modo che la somma di Tasi e Imu non superi il 10,6 per mille. Solo per il 2014 la Tasi non può superare il 2,5 per mille. Il comune può aumentare però di un altro 0,8 per mille se fissa agevolazioni all’abitazione principale tali da equiparare il carico della Tasi a quello dell’Imu sull’abitazione principale.
La delibera comunale quando c’è e quando ancora manca :
Per pagare la rata è necessario conoscere l’aliquota deliberata dal Comune: le Amministrazioni hanno tempo fino al prossimo 23 maggio (online il 3 giugno) per comunicare la decisone. In caso non ci fosse la decisione del Comune le prime case salteranno l’acconto versando la Tasi a saldo in dicembre (16 dicembre), mentre gli altri immobili, compresi quelli di impresa, dovranno comunque pagare la prima rata ma con un calcolo teorico, previsto dal Salva Roma (legge 68/2014 in Gazzetta Ufficiale del 5 maggio), applicando IMU con aliquote 2013 + 0,1% di TASI (aliquota base).
Resta il problema per chi è in affitto: una quota della Tasi – compresa tra il 10 e il 30% – è a loro carico e la percentuale deve essere decisa obbligatoriamente dai Comuni. Ad oggi, in base alla normativa, non si capisce come si dovrà procedere.
Guida al calcolo:
L’applicazione letterale delle regole prevede il pagamento in acconto, di una somma superiore al 50% dell’importo totale della tassa sugli immobili 2014, e poi un conguaglio in sede di saldo di dicembre.nNei Comuni in cui ancora non vengono fissate le aliquote 2014 entro il 23 maggio, si applica il calcolo sopra descritto (IMU 2013 + 0,1% di TASI) per gli immobili diversi dalla prima casa, mentre non si paga l’acconto di giugno sull’abitazione principale. Nei Comuni in cui ci sono le nuove aliquote, entro il 16 giugno si paga un acconto del 50% e l’altra metà si versa il 16 dicembre.
Il Governo ha deciso che nei Comuni che entro il 23 maggio non avranno deliberato le aliquote la scadenza per il pagamento della prima rata della Tasi è prorogata da giugno al 15 settembre. Per tutti gli altri Comuni il limite resta il 16 giugno.A tutt’oggi, calcola il Servizio politiche territoriali della Uil, sono soltanto 832 i municipi che hanno deliberato le aliquote, di cui però solamente 514 hanno reso nota la propria delibera. Di questi 1/3 (32) sono città capoluogo di provincia, di cui 9 capoluoghi di Regione (Ancona, Aosta, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Palermo, Roma, Torino).