Fmi: Italia fanalino di coda del G7 sempre più povera, più violenta, più vecchia. La classifica dell’andamento delle maggiori economie mondiali. Rallenta la crescita economica mondiale. È quanto emerge dall’aggiornamento del World Economic Outlook del Fondo Monetario Internazionale (Fmi). Ecco una tabella che mostra l’andamento del pil nel G7 e nelle maggiori economie. Fra parentesi le variazioni rispetto ad aprile.
PAESE 2014- 2015
Mondo +3,4% (-0,3) +4,0% ( – )
Economie avanzate +1,8% (-0,4) +2,4% (+0,1)
Stati Uniti +1,7% (-1,1) +3,0% (+0,1)
Area euro +1,1% ( – ) +1,5% (+0,1)
Germania +1,9% (+0,2) +1,7% (+0,1)
Francia +0,7% (-0,3) +1,4% (-0,1)
Italia +0,3% (-0,3) +1,1% ( – )
Spagna +1,2% (+0,3) +1,6% (+0,6)
Giappone +1,6% (+0,3) +1,1% (+0,1)
Regno Unito +3,2% (+0,4) +2,7% (+0,2)
Canada +2,2% (-0,1) +2,4% ( – )
Economie emergenti +4,6% (-0,2) +5,2% (-0,1)
Russia +0,2% (-1,1) +1,0% (-1,3)
Cina +7,4% (-0,2) +7,1% (-0,2)
India +5,4% ( – ) +6,4% ( – )
Brasile +1,3% (-0,6) +2,0% (-0,6%)
Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, una ulteriore conferma della gravissima situazione in cui si trova l’Italia che evidenzia come tutte le misure sino ad oggi attuate sono state inefficaci ed inadeguate. E in Italia crea un ulteriore elemento di allarme sociale: il boom degli sfratti per morosità. Nel 2012 se ne contano oltre 60mila, che aggiungono disagio a disagio. Tra il 2007 e il 2012 il Paese è diventato anche più insicuro. In questi anni, informa il Centro Studi della confederazione artigiana, i reati sono cresciuti dell’8,7%. In forte aumento risultano soprattutto i reati contro il patrimonio: i furti sono saliti del 32,5%, le truffe e le frodi informatiche del 21,8%. La crisi spinge le famiglie a guardare sempre di meno alla qualità e la criminalità, anche internazionale, ne approfitta. Si spiega così la crescita esponenziale dei reati di contraffazione di marchi e prodotti industriali, più che quadruplicata. Inoltre negli ultimi anni il Paese ha visto crescere in maniera esponenziale le persone a rischio povertà ed esclusione sociale.