Entro fine mese, lavoratori dipendenti e contribuenti che hanno presentato il modello 730/2014 possono correggere la somma da versare in acconto, sulla base di una situazione reddituale ridottasi, ma solo se che si avvalgono dell’assistenza fiscale del datore di lavoro, di un CAF o professionista abilitato.
Il Modello 730 è il modulo da compilare per la dichiarazione dei redditi dedicato ai lavoratori dipendenti e pensionati, introdotto per la prima volta in Italia nel 1993 in sostituzione del modello 740 semplificato. Lo scopo era di provvedere immediatamente al rimborso delle imposte a credito. Ad oggi è possibile utilizzare tale modello per dichiarare le seguenti tipologie di reddito:
Redditi di lavoro dipendente;
Redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente;
Redditi dei terreni e dei fabbricati;
Redditi di capitale;
Redditi di lavoro autonomo per i quali non è richiesta la Partita Iva;
Altri redditi;
Alcuni dei redditi assoggettabili a tassazione separata.
Rettifica:
Si deve consegnare la comunicazione al sostituto d’imposta, specificando nell’oggetto che si tratta di un annullamento o riduzione del secondo o unico acconto dell’IRPEF, indicando perciò i nuovi importi (in caso di annullamento, si segna zero).