La riforma del canone RAI è nei piani del governo, ma non si farà nell’immediato. Palazzo Chigi infatti frena il sottosegretario Antonello Giacomelli che aveva dichiarato: ” Il canone Rai sarà nella bolletta elettrica dal gennaio 2015″ con questa motivazione << appare improbabile che l’ipotesi di mettere il canone in bolletta possa maturare entro questa legge di stabilità visti i tempi tecnici troppo stretti». Palazzo Chigi conferma l’intenzione di ridurre e semplificare il canone Rai, ma intende prendersi il tempo necessario per approfondire a fondo la materia che potrebbe essere oggetto di un decreto ad hoc, probabilmente all’inizio del prossimo anno.
Perchè era stata avanzata questa proposta? L’evasione di cittadini che non pagano il canone è percentualmente altissima, anche se non si hanno cifre precise in quanto la platea delle persone teoricamente obbligate non è facile da circoscrivere. Si ritirne che non paghino il canone dal 25 al 50 % delle famiglie tenute a farlo. Quindi una proposta era quella di richiedere il canone a tutti coloro che ricevono a casa una bolletta elettrica, allegando il mandato di pagamento alla bolletta stessa. Chi rifiutasse di pagare dovrebbe dichiarare di non avere in casa «apparecchi idonei», però non spetterebbe all’utente l’onere di provare che dice il vero. L’Autorità dell’energia, che veglia sulle bollette della luce e del gas, ha fatto sapere che questo meccanismo sarebbe probabilmente illegale e anche difficile da gestire.
L’idea di unire canone Rai e bolletta elettrica – con i problemi sollevati anche dal garante per l’energia – era nata dall’esigenza di recuperare le cifre non versate dagli evasori. La soluzione punterebbe sulla quantità – far pagare più persone – abbassando le somme, che varierebbero tra i sessanta e i novanta euro a seconda del reddito.