La corte di Cassazione si pronuncia su un comportamento violento sul posto di lavoro.Il caso analizzato vedeva un lavoratore tirare una scrivania al collega di lavoro e poi andarsene via rifiutandosi di soccorrerlo,per la suprema Corte questo è un comportamento assimilabile a una “forma di aggressione alla persona” che, a buon diritto, si può punire con il licenziamento dell’autore del “lancio del tavolo”. Anche perché un gesto simile dimostra, secondo il giudizio emesso; “una ridotta capacità di autocontrollo nell’ ambiente lavorativo e soprattutto l’intenzionalità del comportamento”. La Cassazione ha così confermato la perdita del posto di lavoro, in una grande società di spedizioni, per un lanciatore di scrivania. Con la sentenza del 25/11/2014 numero 25015, la Suprema Corte ha infatti respinto il ricorso con il quale un dipendente della Sda Express Courier, ha cercato di riottenere il posto sostenendo che il Contratto nazionale autotrasporti e logistica prevede per un fatto del genere “una sanzione non espulsiva”. (A.M.)