Italia torna in deflazione a gennaio: prezzi -0,6% minimi dal 59,ma salgono i prezzi degli alimenti

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A gennaio 2015  l’Italia  registra un’ulteriore deflazione ,secondo le stime Istat, l’indice dei prezzi è sceso allo -0,6%: si tratta del dato più basso dal settembre del 1959, ossia da 56 anni quando si registrò una contrazione pari all’1% mentre salgono i prezzi degli alimenti .Vanno in picchiata i prezzi dei beni energetici che trascinano al ribasso l’indice dei prezzi al consumo. Sono, infatti, diminuiti del 15,2% su base annua i prezzi dei carburanti. Ma a pesare è anche un mercato interno sostanzialmente fermo con i consumi che stagnano. Il tasso di inflazione “core”, quello che non tiene conto degli energetici e dei prodotti freschi, in un mese si è dimezzato, passando dallo 0,6% allo 0,3%. Quanto al carrello della spesa,i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono aumentati dello 0,6% rispetto a dicembre e dello 0,1% su base annua (da -0,2% di dicembre).
Il basso livello dell’inflazione registrato nell’ultimo anno, che prosegue nel 2015, è da attribuire principalmente alla costante riduzione dei consumi operata dalle famiglie. La spesa degli italiani è crollata di “80 miliardi di euro negli ultimi 7 anni: in sostanza, meno gli italiani comprano, più i prezzi scendono”. Preoccupate le imprese del commercio. Si avverte l’incubo deflazione, per invertire la rotta bisogna dire basta all’austerità, sbloccare il credito e correggere  il tiro di “un fisco troppo esoso e punitivo su imprese e famiglie”. L’Istat ha aggiornato il paniere utilizzato per il calcolo dell’inflazione. Tra le principali novità del 2015 l’ingresso di car e bike sharing, pasta e biscotti senza glutine, birra analcolica e caffè al ginseng al bar,bevande al distributore automatico e assistenza fiscale per il calcolo delle imposte sull’abitazione. Escono invece dal paniere impianto HiFi,  registratore Dvd,navigatore satellitare e corso d’informatica.La flessione congiunturale si può addebitare ai saldi invernali,abbigliamento e calzature,di cui l’indice generale non tiene conto.

Alfredo Magnifico

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