In Italia “è in corso un ambizioso programma di riforme di ampio respiro per stimolare la crescita” Questo è il giudizio positivo formulato dall’Ocse sull’Italia. Le riforme del governo Renzi “sono senza precedenti, ma serve coraggio” per portarle a termine. Grande enfasi è stata posta dal segretario generale dell’Ocse Gurrìa sul Jobs Act, che con le altre riforme strutturali potrà dare all’Italia 340 mila posti di lavoro in cinque anni.L’OCSE raccomanda di: compiere le riforme; garantire una formulazione chiara della legislazione, supportata da una Pubblica amministrazione più efficace, e ridurre il ricorso ai decreti legge; snellire il sistema giudiziario e incentivare la mediazione; valutare la creazione di una commissione per la produttività; ridurre la corruzione.Tra le varie riforme, l’Ocse raccomanda di “dare priorità alle riforme del mercato del lavoro per rafforzare la produttività e aumentare i posti”, attuando “pienamente il contratto unico a tutela crescente”, modificando la composizione della spesa nelle politiche attive, limitando i programmi di formazione a chi ne ha bisogno, assistendo chi cerca lavoro, incoraggiando la partecipazione delle donne con orari più flessibili e maggiori servizi a infanzia e anziani. Raccomanda inoltre di attuare pienamente il sistema unico d’indennità di disoccupazione; incoraggiare le parti sociali a raggiungere accordi salariali a livello aziendale con i rappresentanti di una maggioranza dei loro dipendenti,prevede che il tasso di disoccupazione in Italia scenderà dal 12,3% quest’anno all’11,8% nel 2016 (12,4% nel 2014).L’Ocse prevede che l’indebitamento netto della Pa scenderà al 2,7% del Pil nel 2015e, nel 2016, all’1,8%. Il Pil può crescere dello 0,6% con le riforme e determinare un incremento pari al 6% nei prossimi 10 anni”.I consumi privati sono attesi in aumento dello 0,7% quest’anno e dello 0,8% il prossimo, mentre quelli pubblici ancora in calo. Gli investimenti fissi lordi fermi quest’anno (+0,1%) e in ripresa del 2,2% nel 2016. L’inflazione – si legge nello studio economico dell’ocse sull’italia – è attesa allo 0,2% medio sia quest’anno che il prossimo.Tra le sfide finanziarie, l’Ocse dice di “adottare con urgenza provvedimenti per ridurre il livello di crediti non esigibili nel settore bancario, anche migliorando il regime di insolvenza applicato ai debitori in sofferenza”. Questo insieme alla necessità di “promuovere un uso maggiore degli appalti centralizzati, dei sistemi di informazione sui costi. L’Italia deve “proseguire gli sforzi per ridurre l’evasione fiscale mediante un’applicazione più efficace della legge e rafforzare il rispetto degli obblighi fiscali mediante procedure di riscossione semplificate. Ampliare la base imponibile, in particolare riducendo il numero di agevolazioni fiscali, e semplificare il sistema fiscale”. E quindi uscimmo a riveder le stelle.
Alfredo Magnifico