IMU e Tasi: acconto entro il 16 giugno 2015

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A giugno i contribuenti faranno i conti con l’Imu e la Tasi. Accantonato  per quest’anno il progetto di introdurre la tassa unica, la cosiddetta local tax, anche per il 2015 si pagheranno IMU e TASI in due tranche, la prima entro il 16 giugno e la seconda entro il 16 dicembre.

Chi paga l’Imu:
A pagare l’acconto dell’IMU sono i proprietari di immobili adibiti ad abitazione principale ma solo se rientrano nelle categorie catastali A1, A8 e A9. L’IMU per il 2015 si paga, come per il 2014, sulla prima casa solo se questa è di lusso o di pregio. Nessuna distinzione viene fatta  in base alla classificazione catastale invece per quanto riguarda le seconde case su cui l’Imu si paga. Il pagamento avviene in due rate, la prima con scadenza il 16 giugno 2015 che deve essere calcolata con le aliquote deliberate dal Comune per il 2014, mentre il saldo dovrà essere versato entro il 16 dicembre con le aliquote valevoli per il 2015, questo se il Comune approva e pubblica le relative delibere entro e non oltre il 28 ottobre 2015, altrimenti anche per il saldo si applicano le aliquote IMU del 2014.

Chi paga la Tasi:
Per quanto riguarda la Tasi, la tassa sui servizi indivisibili comunali quali la manutenzione delle strade, del verde pubblico, ecc. a pagarla è sempre il proprietario o titolare di altro diritto di godimento sull’immobile e, se previsto dal Comune, dall’inquilino se l’immobile viene locato. Anche per la Tasi le scadenze sono il 16 giugno 2015 per il versamento dell’acconto e il 16 dicembre 2015 per il saldo, ma è bene  verificare se il proprio Comune di residenza abbia eventualmente previsto scadenze diverse. Anche per la Tasi il calcolo deve essere eseguito tenendo in considerazione le aliquote comunali, per l’acconto del 16 giugno 2015 della Tasi si usano le aliquote 2014, mentre per il saldo le nuove che devono essere approvate e pubblicate dai Comuni entro il 28 ottobre 2015, altrimenti valgono le aliquote 2014.

Come funziona il pagamento per gli affittuari
La Tasi deve essere versata dagli inquilini solo in parte. Delle cifra totale da versare, infatti, a loro spetta il pagamento di una percentuale compresa tra il 10 e il 30%. Tocca ad ogni singolo Comune decidere l’entità di questa percentuale e la restante parte deve essere versata dai proprietari. Non è però obbligatorio che il Comune decide di far pagare gli inquilini. E’ possibile che a loro non spetti alcun pagamento.

Per  monitorare le delibere dei Comuni c’è il sito del Dipartimento delle Finanze, che presenta tutte le delibere aggiornat.

Per ulteriori approfondimenti e/o consulenze specifiche ci si può rivolgere allo Studio  Terminus Srl – Elaborazione Dati Contabili e Servizi Caf ai seguenti indirizzi:
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