“È l’Agenzia che deve adattarsi al tessuto produttivo del Paese, non possiamo chiedere a
cittadini e imprese di adattarsi a noi”. Lo ha detto il Direttore dell’Agenzia delle Entrate,
Ernesto Maria Ruffini, nel corso del suo intervento di oggi al convegno su ‘Evasione
fiscale e attualità dei mezzi nazionali e internazionali di contrasto’, organizzato a
Milano dall’Università europea di Roma. “Cruciali sono i servizi ai contribuenti, terzo
pilastro, insieme all’accertamento e alla riscossione, di un fisco efficiente e che la
riorganizzazione dell’Agenzia, non a caso, pone accanto all’area contribuenti come
secondo braccio operativo”.
“La riorganizzazione interna dell’Agenzia che ho proposto – ha spiegato Ruffini – come
primo atto da Direttore riorienta l’attività della stessa per tipo di contribuenti, gestendo
nella sua interezza il percorso dal momento in cui la somma è accertata a quello in cui è
incassata definitivamente e garantendo loro un unico punto di riferimento”.
La stessa riorganizzazione è volta a cogliere, nell’ambito del contrasto all’evasione ed
elusione internazionale, le opportunità offerte dalle iniziative dell’Ocse e della Ue.
Questa strategia, ha aggiunto il Direttore, “si basa sul concetto che sempre più spesso
l’evasione nazionale trova supporto in schemi internazionali, punta a sfruttare tutte le
possibili sinergie informative e a coordinarsi al massimo con gli altri organi interessati
(Organizzazioni internazionali, Gdf, Procure)”.