Il Codice dei Comuni d’Italia e degli Stati esteri è stato istituito per rendere possibile l’espressione in forma abbreviata delle denominazioni dei Comuni d’Italia. Nato in ambito catastale, il codice è stato adottato per la codifica amministrativa dei Comuni e utilizzato, tra l’altro, anche nella composizione del Codice Fiscale.
Il codice è stato istituito attribuendolo ai Comuni in ordine alfabetico, partendo dal gruppo A001 e proseguendo in sequenza numerica sino ad A999 cui segue il gruppo B001 sino a B999, e così via. In fase di impianto, sono stati utilizzati i gruppi alfanumerici da A001 a M206; la codifica dei Comuni istituiti successivamente ha rispettato l’ordine sequenziale dei codici, ma non l’ordine alfabetico della denominazione.
Per le persone nate all’estero, la necessità di prevedere una analoga codifica del luogo di nascita da inserire nella composizione del codice fiscale, ha portato alla definizione di una specifica codifica, limitata all’attribuzione di un codice univoco per ogni Stato estero, senza ulteriore livello di dettaglio se non, in taluni casi, riguardo territori e dipendenze amministrati da Stati sovrani. Per gli Stai esteri la codifica è composta dalla lettera Z e da tre cifre (la prima è riferita al continente).
Il Codice dei Comuni d’Italia e degli Stati esteri si può consultare facilmente tramite la ricerca puntuale per provincia, per denominazione, per codice, per ufficio di competenza (nel caso degli Stati esteri, per continente, denominazione, codice Stato). Le informazioni sono disponibili anche in forma di elenco riepilogativo, che descrive le situazioni attuali (Comuni attuali, elenco delle variazioni, elenco degli Stati esteri).