“Ci risiamo. Ancora una volta la legge contro il caporalato viene citata parlando di burocrazia e di scartoffie. Questa volta è stato il Ministro Di Maio. Lo stesso che a settembre a Foggia ci aveva detto che dichiarava guerra al caporalato, oggi davanti agli imprenditori pugliesi ha detto che bisogna verificare se la legge 199 sta colpendo anche gli imprenditori onesti. Glielo diciamo noi: no, la legge semmai deve ancora trovare la sua completa applicazione. Oggi grazie al Ministro Di Maio abbiamo fatto una grande scoperta: il problema degli imprenditori pugliesi e dell’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro è la burocrazia. Gliene siamo grati per questa illuminazione. A noi sembrava che i problemi fossero altri, come la mancanza di investimenti, di politiche per la crescita, di legalità, di infrastrutture che connettano il Sud col resto d’Italia e d’Europa. Se Di Maio non se ne fosse accorto ieri in piazza migliaia di lavoratori dell’agroalimentare hanno chiesto questo, non certo di attaccare la legge contro il caporalato. Ma evidentemente per lui quei lavoratori non muovono gli stessi voti degli imprenditori, per cui non meritano alcuna considerazione. Questo sarebbe il Governo del popolo?”.
Lo scrive sulla pagina Facebook della Fai Cisl il Segretario generale Onofrio Rota a proposito dell’incontro del Ministro Di Maio con gli imprenditori agricoli a Foggia.