Aperture straordinarie per la Giornata Nazionale Associazione Dimore Storiche Italiane (ADSI)

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Firenze – Giunta alla sua IX edizione, domenica 19 maggio, la Giornata Nazionale dell’Associazione Dimore Storiche Italiane è ormai un evento atteso nel panorama delle manifestazioni culturali italiane.

Gli obiettivi. La Giornata, che ha l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla necessità di tutela del patrimonio storico-architettonico di proprietà privata, rappresenta un’occasione unica per il pubblico di visitare centinaia di dimore storiche – 400 solo nell’ultima edizione – normalmente non accessibili e presenti su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa prevede l’apertura gratuita al pubblico di giardini e cortili storici privati nelle città e nelle province di Arezzo, Firenze, Lucca, Pisa, Pistoia, Siena, Grosseto e Livorno, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.
La partecipazione dell’Inail Toscana sottolinea l’impegno profuso dall’Istituto  per la  custodia, la manutenzione degli immobili d’epoca  e la valorizzazione del patrimonio storico-architettonico, risorsa  preziosa e distintiva per il nostro Paese.

Palazzo Compagni. Nel Duecento il Palazzo apparteneva alla ricca famiglia dei Cresci. Verso la fine del Cinquecento fu acquistato da diverse famiglie. Nel XVIII secolo fu ristrutturato  ed ebbe lo stato attuale. Le finestre inginocchiate e il balcone rappresentano una tipica caratteristica architettonica toscana. All’interno, si segnalano affreschi di Giuseppe Antonio Fabbrini nelle sale del quartiere nobile al primo piano (1787) con motivi mitologici (sala Rosa) ed episodi dall’”Orlando Furioso” (sala Verde).
Dal 1929 è sede dell’Inail Direzione regionale per la Toscana.

Villa Tornabuoni Lemmi. Il nucleo originario della villa viene fatto risalire al IX secolo, avamposto fiorentino per la difesa del territorio. Nel Quattrocento, Michelozzo, architetto di Cosimo de’ Medici, creò un grande corpo di fabbrica con una nuova facciata addossato alla parte antica, che diede all’insieme una forma pressoché cubica con al centro un cortile.
Passata ai Tornabuoni nel 1469, vi lavorò Sandro Botticelli verso il 1486, creando nella loggia due grandi affreschi che oggi si trovano al Louvre. Nel 1953 l’Inail acquistò la villa, che dal 1987 ospita il Centro per la formazione dell’istituto.

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