Solidarietà, parte l’iniziativa ‘Mi merito un amore’

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Per quanto si voglia approfondire la materia, allo stato attuale non vi sono ricerche dedicate al diritto all’affettività e sessualità delle persone disabili, argomento al quale l’associazione ABILI OLTRE rivolge da tempo il suo sguardo creando iniziative di networking finalizzate al miglioramento del disagio attraverso stimolazioni creative, opportunità lavorative e campagne di sensibilizzazione.
In particolare, il miglioramento degli studi e dei servizi per denunciare la violenza alle donne delle categorie più fragili è stato oggetto di una lunga serata dal titolo MI MERITO UN AMORE! che ha visto il 14 maggio scorso allo spazio WEGIL di Roma interagire istituzioni ed esperti, In tale ambito è stato lanciato un concorso sul concetto di Amore, rivolto ai più giovani e proteso a stimolarne la creatività sotto varie forme d’arte,.

Ci troviamo spesso a dover rispondere a domande di disabili a cui non sappiamo dare riscontri ma che necessitano soluzioni – ha spiegato Sabrina Alfonsi, Presidente 1° Municipio Roma Capitale – e sposiamo la causa di Abili Oltre perché in primis evidenzia delle mancanze che devono essere colmate in breve tempo, mettendole in aperta discussione.

Questa campagna è assolutamente indispensabile per aiutare tutti coloro che non hanno avuto ancora il coraggio a uscire fuori dal proprio guscio violato – ha affermato Paolo Masini, consigliere ministeriale sull’integrazione e immigrazione –  e fondamentale è l’idea di un rinnovamento per migliorare le strutture esistenti, in primis i rifugi antiviolenza, tramite un impegno istituzionale. 

Vogliamo uscire dal silenzio – ha asserito Silvia Cutrera, vice presidente  FISH – e solo facendo rete sarà possibile cambiare l’approccio e la cultura nei confronti dei disabili: per questo, in collaborazione con le Istituzioni, stiamo approvando una mozione anche per raccogliere i dati e profilare i segmenti interessati, lavoro necessario per possibili aiuti e consigli su fenomeni di violenza.
Stiamo vivendo una dimensione allargata della violenza sui disabili sia da parte della famiglia che dai terapeuti – ha commentato Giuseppe Roma, Presidente RUR Rete Urbane delle Rappresentanze – ed è in questo momento come non mai necessario che uomini e donne insieme, anche in situazioni di normalità, diano la personale accessibilità: gli strumenti-bandiera già esistono per operare questa sensibilità e vanno messo in campo per garantire il diritto alla sessualità e riproduzione anche in chi è stato sempre considerato antropologicamente e intellettualmente un emarginato.

Anche i problemi reali di accessibilità fisica – ha concluso Pietro Zocconali, Presidente ANS Associazione Nazionale Sociologi – sono una forma di violenza e vanno risolti in tempi brevi.  Testimone ad hoc della serata è stata Laura Coccia, atleta paralimpica, scrittrice, già deputata, intervenuta sulla sua case history in diretta videostreaming, mentre l’Equipaggio della Fiducia, food team di lavoro di ragazze e ragazzi abili e con disabilità, ha servito una cena-degustazione con piatti della tradizione italiana realizzati con prodotti provenienti da realtà produttive solidali. Presenti sul palco anche Stella Fanelli, con una performance d’arte su dono, potenza e genio dell’Imperfezione, e alcuni dei 17 artisti che hanno donato il proprio talento per l’iniziativa di art fundraising, coordinata da Teresa Coratella,  atta a sostenere la campagna di Abili Oltrele t-shirt  realizzate dalla loro opera sono acquistabili scrivendo alla mail abilioltre@gmail.com

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