Economia/ La casa, tra rischi ed opportunità

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DA REPUBBLICA.IT
Ricavare un reddito o garantirsi assistenza. Guida on line dei notai
di ANTONELLA DONATI
Vendita della nuda proprietà, contratto di mantenimento, donazione con onere di assistenza, prestito vitalizio. Sono diversi gli strumenti a disposizione di chi si trova nella terza età per monetizzare la casa senza perdere la possibilità di abitarci. Ma come fare la scelta migliore? Un aiuto viene dalla Guida multimediale realizzata dal Notariato, l’associazione di categoria dei notai, insieme alle principali associazioni dei consumatori. La Guida, disponibile on line, illustra le varie opzioni con pro e contro caso per caso.
Reddito basso ma case di valore. L’Italia, secondo gli ultimi dati Istat, è il secondo paese più anziano dopo il Giappone, con il 22,6% di over 65 e il 7% di ultraottantenni. Nella fascia della terza età ci sono circa 1,3 milioni di nuclei familiari composti da anziani, spesso con disabilità, proprietari di una casa che vale almeno 200.000 euro, ma con un reddito disponibile intorno ai 20.000 euro.
Vendite della nuda proprietà in crescita. Per garantirsi una rendita “sfruttando” la casa, il sistema più utilizzato è la vendita della nuda proprietà. Si tratta di una formula in costante crescita anche, appunto, a seguito dell’invecchiamento della popolazione. Nel 2018 gli atti di questo tipo sono stati ben 19.680, in aumento rispetto ai due anni precedenti. A vendere sono prevalentemente persone con più di 75 anni (il 23.56% del totale); Il 20% è rappresentato dalle persone tra i 66 e 75 anni e un altro 20% dalle persone di età compresa tra i 56 e 65 anni. La maggior parte di queste compravendite si registra nei Comuni non capoluogo con il 32% del mercato al Nord ovest, il 23% al Centro, il 18% nel Nord est.
Al Sud opzione per il contratto di mantenimento. Al Sud, dove si sono registrare solo il 7% delle compravendite della nuda proprietà si sta invece diffondendo la formula del contratto di mantenimento, con il quale è possibile cedere la proprietà della casa a una persona che in cambio garantisce personalmente tutta la necessaria assistenza a domicilio. Simile a questo è la donazione con onere di assistenza. Diverse, invece, le ipotesi della rendita vitalizia e del prestito vitalizio ipotecario, atti con i quali si cede la nuda proprietà della casa a fronte di una rendita mensile. Nel primo caso la vendita è effettiva. Con il prestito vitalizio ipotecario, invece, si lasci agli eredi la scelta tra la restituzione del prestito e il riscatto dell’immobile o la vendita della casa.
Proposte a confronto. La Guida multimediale, a disposizione sul sito del Notariato, presenta una panoramica di singoli strumenti, illustrando le modalità di stipula del contratto, i rischi e le possibili problematiche per tutte le parti in causa. Possibile quindi farsi un’idea di base sulla convenienza o meno a prendere in considerazione una di queste opportunità per assicurarsi una qualità della vita migliore. (da Repubblica.it)

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