Giornate Nazionali delle Guide /1 e 2 Giugno, escursioni con persone con disabilità mentali e motorie

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Entrano nel vivo le Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche – Domani – Sabato 1 Giugno e Domenica 2 Giugno – i momenti principali in occasione della Festa della Repubblica e della Giornata Nazionale dei Piccoli Borghi d’Italia.

“Escursioni con persone con disabilità mentali. Accadrà ad esempio in Emilia-Romagna. Descrivere i paesaggi a chi non può vederli. Raccontare i luoghi a chi non può ascoltare. L’Italia è un dono consegnatoci da chi ha lottato per i valori della democrazia. L’Italia è un dono eterno per la sua natura punto di incontro di ere geologiche. E allora ogni giorno abbiamo deciso di raccontare l’Italia a tutti. Ci siamo specializzati anche in questo grazie ai corsi in geologia, archeologia, psicologia di gruppo e narrazione. Noi racconteremo l’Italia in escursione anche a chi non può vedere, a chi non può camminare, a chi ha disabilità mentali causate da qualsiasi situazione ma che allo stesso tempo ha il dono della vita, del cuore, dell’emozione.

Ed ecco che con i non vedenti entreremo nei boschi, per escursioni sensoriali che daranno la possibilità di vedere i paesaggi non attraverso gli occhi ma mediante gli altri sensi. Domani, 1 Giugno in Emilia-Romagna condurremo in escursione persone con disabilità mentali. Con loro cammineremo per boschi, raccontando e ascoltando storie. Escursione con persone con disabilità mentali alla Diga di Ridracoli lo sbarramento artificiale del Fiume Bidente di Ridracoli e del più breve Rio Celluzze che, dagli anni ’80, fornisce acqua ad oltre un milione di persone della Riviera Romagnola e della pianura delle province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini”. Lo ha annunciato Davide Galli, Presidente Nazionale delle Guide Ambientali Escursionistiche Aigae. Il filo comune sarà collegato a storie dal territorio per far comprendere il rapporto tra uomo-ambiente sempre fondamentale.

“Durante le Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche che si concluderanno il 2 Giugno in occasione della Festa della Repubblica e della Giornata Nazionale dei Piccoli Borghi d’Italia, racconteremo il territorio anche alle persone con disabilità – ha continuato Galli – assolvendo ad un ruolo sociale che le Guide hanno. L’ambiente, il patrimonio del nostro Paese non può essere privilegio solo di alcuni”. E filo comune delle Giornate saranno anche le storie dal sociale alla cultura, dall’archeologia alla storia.

Nelle Marche in Marcia per la solidarietà – Domenica 2 Giugno.

“Nelle Marche la Marcia della Solidarietà in un territorio che ancora oggi nel suo tessuto sociale risente del sisma del 2016 – ha dichiarato Davide Galli – ed allora associazioni ed enti saranno insieme proprio nel giorno della Festa della Repubblica. La Marcia partirà da Montefalcone Appennino a Smerillo con diverse soste durante le quali ci saranno testimonianze e racconti sui progetti sostenuti grazie alla marcia degli anni scorsi, ma anche sul territorio marchigiano con la sua fauna, flora e progetti di preservazione dell’habitat naturale”.

L’Eccidio di Marzabotto – in quei luoghi proprio il 2 Giugno – C’è il Parco Storico Naturalistico che ne conserva la memoria. Si trova in Emilia-Romagna.

“Le Giornate Nazionali delle Guide Ambientali Escursionistiche ricorderanno l’Eccidio di Marzabotto. Il Parco Storico Regionale di Monte Sole custodisce un patrimonio di biodiversità fra i più ricchi della Regione e tutela un territorio, tristemente noto per i tragici eventi dell’autunno 1944 (Eccidio di Marzabotto) dove furono completamente distrutti interi borghi. Dopo la fine della guerra – ha affermato Galli – la zona rimase disabitata per interi decenni perché nessuno poteva accettare di tornare a vivere in luoghi che evocavano ricordi così drammatici. Ciò ha consentito la progressiva rinaturalizzazione di un’area che nel 1989 è stata costituita come “Parco Storico” per preservare e coltivare la memoria dell’Eccidio. Noi saremo anche lì”.

Entreremo in un edificio scolastico chiuso negli anni ’60. Da allora banchi, lavagna, scrivania, aula, sono rimasti così come furono lasciati a memoria dei borghi di montagna e della scuola di quei tempi. Faremo un salto nel passato. Lo faremo il 2 Giugno. Una “foto” di tempi passati, storie di persone, storie di luoghi.

“C’è un posto dove andando possiamo vedere come era un tempo la scuola, in una stanzetta con i banchi e la stufa nel cuore delle Alpi, 60 anni fa. Possiamo vedere la piccola aula scolastica che accoglieva i bambini provenienti dalle frazioni vicine. Questo posto è nel borgo di Maison, in Piemonte.

In Piemonte nel Vallone del Roc c’è la scuola di Maison chiusa negli anni ’60. Da quel giorno in cui fu lasciata, tutto è rimasto intatto: scrivania, sedie, lavagna, l’aula. I bambini provenienti dai borghi vicini attraversavano la Valle – ha continuato Galli – per raggiungere questa piccola scuola, una piccola aula al cui interno ci sono ancora il caminetto di quei tempi e la finestra come veniva lavorata sempre a quei tempi. Entrando in questa aula con dinanzi un panorama meraviglioso, a 1500 metri di quota, compiremo un salto di ben 60 anni. La scuola era frequentata dai bambini del Vallone del Roc. Saremo nel cuore del Parco Nazionale Gran Paradiso alla scoperta della vita nei piccoli borghi di un tempo. Questo posto è nel borgo di Maison, mentre a Cappelle si notano ancora gli affreschi, vere opere d’arte sui muri delle casette abbandonate . Il Sentiero delle Frazioni Alte delle Alpi ci consentirà di entrare nei borghi alpini abbandonati ma in grado di raccontarci un pezzo importante dell’Italia. Un vero museo dei borghi alpini che sale dentro un vallone sospeso tra piccoli borghi abbandonati, sì forse come tanti nelle Alpi ma lentamente, ci porta veramente dentro la storia locale dei montanari, del loro duro lavoro, delle loro speranze”.

La cascata di Peristerea racconterà di un popolo che ancora oggi in Calabria, parla il Greco Antico, poi le Tradizioni Bizantine con l’Archeologia Sperimentale Divulgativa.

“In Calabria la cascata di Peristerea a Bova Marina ci racconterà la storia di un popolo che oggi parla il Greco Antico ma vive in Italia – ha proseguito Galli – e nelle stesse ore a Frascineto in provincia di Cosenza ascolteremo ed impareremo la Tradizione Bizantina, grazie all’Archeologia Sperimentale Divulgativa con visita al Museo delle Icone e della Tradizione Bizantina. Conosceremo storie di uomini vissuti secoli fa e ci eserciteremo in scheggiatura della selce, accensione del fuoco, lavorazione dell’osso e della pietra, archi e frecce, produzione tessile nell’antichità. A Castrovillari attraversando il Sentiero del Campanaro conosceremo storie di tagliaboschi e carbonari che anticamente raggiungevano le faggete d’alta quota. Da Civago, nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco – Emiliano c’è l’antica strada di pellegrinaggio delle Forbici, utilizzata nell’antichità come via per i fedeli diretti a San Pellegrino in Alpe. Saremo nell’abetina Reale sfruttata per il legname dal 1400 dagli Estense, che vi costruirono anche una segheria, oggi rifugio. Storie di uomini e di popoli. In Campania, pulendo il Sentiero dei Trezeni, nei pressi di Agropoli, in contemporanea alle azioni di Educazione Ambientale, racconteremo anche di una storia legata ai primi colonizzatori della zona che furono i greci Trezeni i quali, nel VI a.C., prima collaborarono con i greci di stirpe achea alla fondazione di Sibari e, successivamente, sempre insieme ad alcuni sibaresi, si trasferirono in queste zone. La città di Agropoli fu fondata dai bizantini che denominarono “Akropolis” che in greco significa “città alta”. Dopo i bizantini Agropoli fu conquistata dai saraceni. Successivamente fu data in possedimento ai vescovi di Capaccio e poi Alfonso d’Aragona la concesse ai Sanseverino.

Il Borgo Geologico che racconta da solo la sua storia.

“E’ nel Lazio il Borgo Geologico che da solo è in grado di raccontare la sua storia. Si tratta di Sant’Angelo Romano – ha proseguito Galli – dove sono state messe in campo azioni in grado di narrare la storia di questo piccolo borgo del romano. Ad esempio un Museo preistorico e protostorico del territorio Tiberino Cornicolano, un Castello degli Orsini – Cesi ed il Sito di Interesse Comunitario il bosco denominato “Grotte Cerqueta” e “Macchia di Sant’Angelo Romano”

Sentieri e storie di tagliaboschi e carbonai, di poeti e cittadini comuni lungo antiche mulattiere. Sentieri di oggi ma che un tempo erano vere strade che collegavano borghi.

In Lombardia saremo in val Bodengo – Domenica 2 Giugno per scoprire attraverso un percorso di educazione ambientale a passo lento una delle tributarie meno conosciute della val Chiavenna. Nella Valle del Sempione lungo la vecchia mulattiera che unisce Iselle con Trasquera, conosceremo la storia di ciliegi di Trasquera e la ricetta perduta del liquore Kirsch, ma anche dei i rari Tulipani alpini (Tulipa australis) in fioritura e del Ponte del Diavolo di Bugliaga. E saranno sempre i sentieri a raccontarci storie di uomini. Come quella del pittore Pellizza da Volpedo, autore di Quarto Stato. Infatti seguiremo il sentiero “La montà del Bogino”. Attraverseremo insieme quelle che furono le proprietà della famiglia Pellizza e lungo il percorso scopriremo altri luoghi amati dal pittore camminando fra vigneti, boschi e coltivi, immergendoci nella natura agreste dei colli volpedesi. Storie narrate attraverso la conoscenza del biologico. A Volpeda si visiterà proprio il Mercato Biologico. Nel Parco del Lambro, tra l’eco frazione di Baggero e il parco comunale di Brenno, dove potremo osservare l’evoluzione del territorio e del paesaggio dal ‘700 a oggi attraverso gli antichi mestieri che hanno segnato la vita e l’economia della popolazione brianzola. Ad esempio l’antico l’antico mulino di Baggero, ci racconterà storie di lavoratori”.

La Restera in Veneto, le antiche mulattiere della Murgia in Puglia. Lungo antiche mulattiere della Puglia conosceremo la piana olivetata che degrada verso il mare. Sul “monte” Pizzuto e sulla cresta del “monte Gianecchia”, un’altura che si eleva sulle propaggini delle Murge, a circa 380 metri s.l.m., dove dei ritrovamenti attestano una lunga e continua frequentazione dell’area dal Neolitico all’età romana.

In Veneto la Restera. Si tratta dell’antico percorso che si snoda sopra gli argini del fiume Sile ed anticamente usato per trainare, con buoi o cavalli, le barche cariche di merci dalla laguna di Venezia fino alla città di Treviso. Storie di mercanti ma anche di condottieri .

A Riccione c’è l’ospedale delle tartarughe ma con loro saremo nelle Marche per pulire una spiaggia selvaggia a forte erosione costiera

“C’è una delle poche spiagge selvagge rimaste ancora in Italia e la vedremo Sabato 1 Giugno. Una spiaggia al cospetto di una falesia a strapiombo sul mare con gravi problemi di erosione con un’acqua trasparente grazie ad un fondale diverso. La spiaggia si trova a Fiorenzuola di Focara nella provincia di Pesaro/Urbino – ha continuato Galli – appena, appena nelle Marche. Sabato 1 Giugno armati di un sacco di immondizia e guanti, cercheremo di ripulire quanto più la spiaggia dalla plastica e dai rifiuti depositati dalle mareggiate. Partiremo dal Borgo di Fiorenzuola. Il tutto in collaborazione con una fondazione di Riccione che si occupa di tutelare l’ecosistema marino, e che sta portando avanti il progetto Green Sea Clean Life sul recupero della plastica in mare. Tale Fondazione ha addirittura creato l’ ospedale delle tartarughe a Riccione”

Domani – Sabato 1 Giugno – in Puglia “In Puglia #PlasticFromSea, PER PROTEGGERE LE TARTARUGHE E IL NOSTRO MARE – Inoltre attraverso attività laboratoriale trasformeremo i rifiuti raccolti in opere artistiche. Escursione lungo le spiagge dell’Area Marina Protetta di Torre Guaceto – ha concluso Davide Galli – adatta a tutti, grandi e piccoli, durante la quale scopriremo la biodiversità della riserva tramite i resti di organismi viventi trovati in spiaggia e contribuiremo alla pulizia del litorale raccogliendo i rifiuti in plastica. Al termine dell’escursione un laboratorio manuale di costruzione e rielaborazione in chiave artistica dei rifiuti raccolti”.

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