In tempi in cui si fa più acuto il bisogno di capire, di confrontarsi e di dialogare con genti e culture anche molto lontane, appare esemplare il cammino di Giancarlo Bregantini, uomo del Nord trapiantato al Sud, che ha amato il Sud fino a comprenderlo ed è riuscito a mettere in comunicazione viva i due poli, spesso così distanti, del nostro Paese.
Un itinerario che, negli anni, diventa stima e passione per la terra e per la gente.
La terra, e cioè il mare e il sole della Calabria, ma anche i suoi ripidi sentieri di montagna, i paesetti arroccati e quasi irraggiungibili, le case, le scuole, le fabbriche e le chiese.
E la gente, spesso sfiduciata e convinta che nulla possa cambiare, ma anche animata da giovani e donne pronti a lottare e a pagare di persona per un futuro più giusto.
L’autore si fa testimone, davanti alla chiesa e alla società, di una nuova speranza fatta di reciprocità e non solo di solidarietà: saggezza antica che il Sud regala al Nord e che diventa uno stile, anche politico, di interrelazione con ogni Sud del mondo.
Giancarlo Bregantini, La terra e la gente. La speranza in cui credo, Edizioni San Paolo 2019, pp. 224, euro 17,00
MONS. GIANCARLO MARIA BREGANTINI, nato a Denno
(Trento) il 28 settembre 1948, è stato ordinato sacerdote il 1° luglio
1978 nella Cattedrale di Crotone. Dopo anni di insegnamento di Storia
della Chiesa e Religione fra Calabria e Puglia e di attività in qualità
di cappellano del Carcere Circondariale di Crotone, il 7 aprile 1994 è
stato consacrato Vescovo di Locri-Gerace. Dal 2000 al 2005 è stato, fra
le altre cariche Presidente della Commissione Cei per i problemi sociali
e per il lavoro. L’8 novembre 2007 è stato nominato da papa Benedetto
XVI Arcivescovo Metropolita
della diocesi di Campobasso – Bojano. Da
molti è stato definito un vescovo-operaio, per il suo stile, ed è da
lungo tempo in prima linea nella lotta contro la ‘ndrangheta e
l’emarginazione sociale. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: Una Chiesa tra gli ulivi (2019).