Riforma fiscale: dibattito aperto nella maggioranza. Sul taglio delle tasse, in seno al governo, iniziano a maturare posizioni differenti. La flat tax della Lega prende sempre più forma. L’idea è di una introduzione graduale, in tre anni, dell’aliquota unica al 15%.
Si partirebbe dai redditi tra i 35 mila e i 50 mila euro, visto che chi si trova nella fascia inferiore a queste soglie già paga mediamente un prelievo attorno al 15% grazie alla no tax area e alle detrazioni. L’intenzione della Lega sarebbe quella di partire dai redditi individuali, coinvolgendo circa 3 milioni di contribuenti, per poi passare ai redditi familiari. In realtà se si facesse al contrario, ossia si partisse dai redditi familiari, la platea (e i costi) potrebbero essere ridotti, favorendo soprattutto le famiglie monoreddito che dichiarano fino a 50 mila euro.
Il progetto prevede poi, per tutti, la tassazione al 15% dei redditi incrementali. Significa che se, da un anno all’altro, tolta la rivalutazione Istat dei redditi, un lavoratore o un autonomo, guadagna di più, quell’entrata extra sarà tassata al 15% e non all’aliquota marginale che di solito arriva al 43%.
La flat tax vera e propria, 15% per tutti i redditi, dovrebbe in pratica essere raggiunta nel triennio.