Cosa fare dopo il diploma? Università o lavoro? E se si sceglie di proporsi sul mercato del lavoro, su quale professione puntare? Aiuta a dare risposte a queste domande un’approfondimento tematico del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con Anpal, Agenzia nazionale Politiche Attive per il Lavoro,il risultato è che le aziende italiane preferiscono assumere i giovani diplomati, anche se i laureati hanno buone possibilità di entrare in breve tempo nel mondo del lavoro, dai dati è emerso che nella prima metà dell’anno anche per il 2019 si conferma la tendenza dello scorso anno con circa 1,6 milioni di contratti di lavoro per i diplomati.
Anche per i laureati ci sono buone opportunità e le indicazioni emerse confermano che si dovrebbe superare la quota di 550mila contratti per i possessori di una laurea.
Tra i diplomi più richiesti dalle imprese spiccano quelli ad indirizzo amministrativo, finanziario e marketing, seguiti dall’indirizzo meccanico e meccatronico, dal settore turistico ed enogastronomico, dall’elettronica ed elettrotecnica e dall’informatica e telecomunicazioni.
Tra le professioni di sbocco per i diplomati, il 51,8% dei disegnatori industriali è difficile da reperire; difficoltà anche superiori si registrano per i tecnici elettronici (57,7%) e per gli elettrotecnici (71,5%).
Per quanto riguarda i laureati, la richiesta da parte delle imprese interessa principalmente gli indirizzi economici: a seguire ci sono ingegneria, insegnamento e formazione e sanitario e paramedico. Anche in questo caso le difficoltà di reperimento per i profili di sbocco dei laureati sono spesso elevate: 48,4% per gli specialisti nei rapporti con il mercato, il 52,5% per gli ingegneri energetici e meccanici e il 64,8% per gli analisti e progettisti di software.
Per quanto riguarda i laureati, nel 2018, dei circa 551.000 ‘dottori’ richiesti dal mercato del lavoro, ben 195.000 era di difficile reperimento.
Tra i settori produttivi che richiedono laureati, la maggior parte delle richieste proviene dai servizi alle imprese, seguiti dai servizi alle persone, dall’industria manifatturiera, dal commercio, dalle costruzioni, dal turismo.
Alfredo Magnifico