Meno Pil e più CO2 per l’Italia, inevitabile l’abbandono delle fonti nucleari

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Il ricorso a fonti energetiche nucleari ha un impatto ambientale che non è più sostenibile: in crescita nel secondo trimestre del 2019 le emissioni di gas serra (+0,8%).
Nel secondo trimestre del 2019 la stima tendenziale delle emissioni dei gas serra vede in Italia un incremento rispetto all’anno precedente, pari allo 0,8% a fronte di una diminuzione dello 0,1% del PIL nello stesso periodo di riferimento (fonte: Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale).
Il fatto è che il ricorso al nucleare ha un impatto ambientale che non è più sostenibile, soprattutto dopo l’ennessimo incidente, questa volta legato all’installazione di componenti non a norma in alcuni reattori delle 58 centrali nucleari gestite da Edf in Francia. A metterlo in evidenza è Solar Power Network (www.solarpowernetwork.ca), leader mondiale nel settore del fotovoltaico industriale.
«Certamente il nucleare è una tecnologia importante per l’umanità, lo stesso sole ci invia la sua energia grazie a continue reazioni termonucleari sulla sua superficie, ma che dimostra tutti i suoi limiti nell’essere gestita su questo pianeta per produrre elettricità» puntualizza l’ingegner Peter Goodman, presidente e ceo di Solar Power Network.
«Nonostante si possa pensare ad una tecnologia stabile, il nucleare può subire anche minimi problemi in grado di riverberarsi in modo drammatico su tutto il mercato dell’energia» aggiunge Giorgio Mottironi, senior partner e philosophy officer di BAngel che per Solar Power Network svolge un ruolo di supporto all’analisi di mercato e sviluppo della strategia.
Se poi un disastro succedesse in Francia, l’Italia ne avrebbe gli stessi danni senza averne avuto i vantaggi. Insomma il nucleare proprio non conviene agli italiani: é il momento di virare rapidamente sulle energie rinnovabili, partendo dal solare che è il più rapido da implementare e che sfrutta la fonte di energia più grande a nostra disposizione: il sole.
Il sole invia sulla Terra sotto forma di radiazione luminosa una colossale quantità di energia: la potenza istantanea che colpisce l’atmosfera terrestre ammonta a 170 milioni di miliardi di watt (170 PW).

«In meno di un’ora il sole invia sulla Terra una quantità di energia pari all’intero consumo complessivo mondiale annuale» spiegano i responsabili di SolarPowerNetwork.it, il portale italiano della multinazionale leader nel settore del fotovoltaico industriale.

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